In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
RIFLETTI
Gesù aiutami a capire? Che cosa vuoi dire con le parole: Lo Spirito vi guiderà alla verità tutta intera? Esiste forse una verità a metà? Una verità incompleta?
“Cerco di spiegartelo: La verità che avevo insegnato ai discepoli dopo la Pasqua l’avevano, parzialmente, compresa. Avevano capito, cioè, il grande dono di amore che avevo realizzato con la mia morte e resurrezione. Avevano capito che ero morto per amore per loro. Questa, però, era una parte della verità, l’altra che dovevano capire, non tanto con la mente, ma con il cuore, richiedeva che anche loro dovevano, se volevano essere miei discepoli, “morire” per amore. Una cosa è capire l’amore di una persona che si dona, un’altra cosa è diventare amore donando la vita. Una cosa è dire che bello l’oceano, un’altra cosa è buttarcisi dentro e nuotare tra le onde”.
Grazie Gesù, aiutami a comprendere che nel Vangelo di oggi, festa della Trinità, c’è l’epopea dell’amore condiviso. Guidami a realizzare nella mia vita la Verità tutta, a immergermi nell’immenso oceano dell’amore. Dammi la forza di lottare per vincere la “narcisistica solitudine” a cui ci condanna la cultura consumistica, che, “per bocca stessa di Dio, è il primo male del cosmo, anteriore al peccato originale: Non è bene che l’uomo sia solo”. (E.R.)