Fiaccola della speranza

Era sorta quasi per caso, quasi un gioco di paese, una scommessa tra amici, quegli amici che frequentavano il Gruppo Podistico di Montorio al Vomano (Te).  Poi, forse per la benedizione di Papa Giovanni Paolo II il 14 agosto del 1994 nella residenza estiva di Castel Gandolfo, la Fiaccola è cresciuta, si è ingrandita, percorrendo in questi oltre venti anni piccoli e grandi luoghi di culto.

Partendo dal luogo simbolo della cristianità, Roma, nell’anno del terzo centenario della nascita del fondatore dei passionisti San Paolo della Croce, la Fiaccola ha attraversato ben 2000 Km, incontrando prima i giovani di Loreto e poi, nella stessa terra e nello stesso fonte battesimale che hanno generato alla vita e alla fede San Francesco e San Gabriele, quelli di Assisi.

fiaccola-04Un gesto simbolico per indicare l’unità ideale che esiste tra San Paolo, il fondatore, e San Gabriele uno dei figli della famiglia passionista.

Il 10 agosto del 2009 la benedizione di Benedetto XVI nella residenza estiva di Castel Gandolfo e poi la partenza dal centro storico dell’Aquila, distrutto dal terremoto, come segno di speranza e di rinascita.

Infine, il 6 agosto del 2014, la benedizione di papa Francesco e la partenza nuovamente da Roma.

Nell’ultima Tendopoli la Fiaccola è partita nuovamente da Loreto, facendo tappa a Montelupone e poi Morrovalle, per ripercorrere i luoghi che il santo dei giovani attraversò prima dell’arrivo a San Gabriele.

La Fiaccola, portata a staffetta da un gruppo di podisti di Montorio al Vomano, sta ad indicare che dove delle persone sanno vivere con coerenza la propria fede e la propria appartenenza inevitabilmente nasce la speranza.