Quarto giorno della Tendopoli di san Gabriele. Il senatore a vita Giulio Andreotti, di ritorno dal meeting di Rimini, ha portato il suo saluto ai 1000 giovani che stanno prendendo parte alla XXVI Tendopoli. Tra i relatori, dopo la ricca giornata di ieri dove il teologo giornalista, esperto di problematiche giovanili, Valentino Salvoldi ha incitato i giovani ad amare e a lasciarsi amare, oggi è stata la volta della prof.ssa Rosanna Virgili che, soffermandosi sul Cantico dei cantici, ha trattato il tema dell’eros.
Stasera, dopo un pomeriggio dedicato al deserto e alla riconciliazione, si terrà il pio esercizio della Via Crucis sul piazzale del Santuario.
Il senatore a vita Giulio Andreotti, di ritorno dal meeting di Rimini, ha portato il suo saluto ai 1000 giovani che stanno prendendo parte alla XXVI Tendopoli di San Gabriele. Il senatore ha esordito trasmettendo una vera e autentica commozione da parte di chi, come lui, ha subito il fascino del santo dei giovani. “La vicinanza fraterna verso i santi della nostra gioventù – ha affermato Andreotti – ci riempie di quella dolcezza e di quel silenzio cui induce la devozione verso santi come san Gabriele.” A tal proposito, tra l’entusiasmo di tutti i presenti e la curiosità delle nuove generazioni verso il grande statista democristiano, Andreotti ha ricordato il suo incontro e la sua amicizia con Madre Teresa di Calcutta con cui ha anche condiviso momenti di preghiera.
La mattinata è proseguita con la relazione della prof.ssa Rosanna Virgili che prendendo spunto dal libro del Cantico dei cantici, ha parlato ai ragazzi dell’eros.
“L’eros biblico è diverso dall’eros umano perché è pienezza dell’uomo fatto corpo e spirito“, ha esordito la Virgili. “L’eros è quella componente dell’uomo che lo spinge ad andare verso l’altro uomo, ad aprirsi alla vita, a non chiudersi in se stesso“.
L’eros, visto come qualcosa di altamente positivo, si lascia andare come un neonato o un morente che ha bisogno dell’abbraccio dell’altro, è un consegnare se stessi per poter nascere di nuovo o per poter morire definitivamente.” Quando l’uso del proprio corpo diventa spettacolo, esibizione, non si può più parlare di eros perché è solo la nudità velata che porta all’abbraccio, all’incontro con l’altro, alla comunione”.
I giovani tendopolisti si sono poi confrontati sul tema nei lavori di gruppo dove sono state poste loro tre domande specifiche suggerite dalla relatrice.
Nel pomeriggio il programma prevede forti momenti di spiritualità con il deserto e le confessioni per poi concludersi in serata con la solenne Via Crucis nel piazzale antistante il santuario.
Domani, giornata conclusiva, è atteso il vescovo di Jesi, Sua Ecc.za Mons. Gerardo Rocconi, che durante la festa dei giovani e la solenne concelebrazione eucaristica si soffermerà su “San Gabriele ha lavorato con il cuore?”.
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