Le parole dei Tendopolisti…

Beatrice, 16 anni – GT Roma

D. Come ti chiami?
R. Mi chiamo Beatrice, ho sedici anni e sono alla mia seconda tendopoli

D. Che cos’è che ti ha spinto a venire qui?
R. Diciamo che all’inizio è stata più una cosa presa come un invito della mia catechista, mi ha detto “vieni, è una bella esperienza, ci si diverte”, e non credevo assolutamente di trovare un ambiente del genere… sicuramente nessuno può immaginare cos’è la tendopoli se non la vive… pensavo “si, vado su ma non troverò quello che cerco”… e invece venendo qua si capisce proprio la presenza di qualcuno in mezzo a noi

D. Da cosa si capisce?
R.
Anche dalla gioia che traspare, che sprizza da tutti i pori… la voglia di scherzare, la voglia di stare insieme, di pregare anche… si capisce che la presenza di qualcuno in mezzo a noi è reale

D. Hai detto che non pensavi di trovare quello che aspettavi, ma che cosa ti aspettavi di trovare?
R. Un ambiente un po’ noioso, tedioso, non so… sinceramente nemmeno me lo ricordo, perchè poi dopo l’esperienza della tendopoli ha cancellato quelli che erano i miei pensieri negativi

D. Il modo di affrontare le tematiche, le relazioni, è facile o difficile per un ragazzo della tua età, sui 17-18 anni?
R.
Diciamo che ci sono delle relazioni, tipo per esempio le parole di padre Francesco, che sono molto coinvolgenti… e quindi riescono a farti capire il discorso, ed è più facile riportarle nella tua esperienza quotidiana, mentre ci sono altre relazioni un po’ più pesanti, anche se sicuramente il messaggio è ricco come gli altri, solo un po’ più pesante da assimilare

D. Per finire, consiglieresti ai tuoi compagni, ai tuoi coetanei, questa esperienza?
R. Sicuramente si, anzi la sto predicando da due anni, e quindi la consiglio a tutti quanti