Nella tenda l’impossibile accade di nuovo.
Il racconto della missione ad Affile con i PP. Passionisti e i giovani della Tendopoli.
«Ho visto un paese vivo e risvegliato, come mai era accaduto», sono le parole di Cristina, 32 anni, che testimoniano il visibile effetto provocato dalla missione predicata ad Affile (RM) dal 5 al 19 marzo, da parte dei PP. Passionisti, in collaborazione con i giovani laici della Tendopoli. «Affile – prosegue Cristina – è il classico paese montano poco vivo, specialmente nel periodo invernale. Invece voi missionari avete creato un movimento e una aggregazione mai visti prima».
Questa è una delle tante testimonianze di stupore che si sono sentite in questi quindici giorni di intenso apostolato. La missione è stata aperta con una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Tivoli, mons. Giovanni Paolo Benotto, che ha conferito il mandato per la predicazione ai religiosi P. Francesco, P. Sesto, P. Lorenzo e Confr. Marco e ai giovani della Tendopoli.
Questa missione è stata caratterizzata da tre elementi essenziali: la visita alle famiglie, la preghiera liturgica e le catechesi. Nella visita alle famiglie sono state benedette tutte le abitazioni ed è stato consegnato ad ogni nucleo familiare un crocifisso con lo stemma passionista. La preghiera liturgica è stata scandita ogni giorno dalla messa la mattina alle 9 e dall’adorazione eucaristica il pomeriggio dalle 16 alle 18. Nella prima settimana della missione sono inoltre da segnalare: la via crucis il venerdì sera, la celebrazione comunitaria del sacramento dell’unzione dei malati il sabato pomeriggio e le confessioni dei bambini. Nella domenica a cavallo tra la prima e la seconda settimana c’è stata la marcia per i bambini che si sono consacrati alla Madonna. Nella seconda settimana, i momenti liturgici più forti sono stati la celebrazione comunitaria del sacramento della penitenza per giovani e adulti il venerdì sera, e la festa delle famiglie il sabato pomeriggio. La festa delle famiglie, momento conclusivo della missione, ed è stata caratterizzata da una celebrazione eucaristica presieduta di nuovo da Mons. Benotto.
Il vescovo di Tivoli ha dunque aperto e chiuso la missione, segno, questo della notevole stima che la missione popolare passionista riscuote nella Chiesa locale. Un altro segno importante di questa stima, è stata la richiesta di altre predicazioni da parte di alcuni paesi limitrofi. Questa missione di Affile è il paradigma di una armoniosa collaborazione tra clero diocesano e istituti religiosi, dove non c’è conflitto o sovrapposizione di ruoli, ma una giusta sinergia tra apostolato itinerante e pastorale ordinaria.
Per quanto riguarda le catechesi, nella prima settimana si sono tenuti quattro centri di ascolto nelle case private, con un uditorio prevalentemente di età adulta. Nella seconda settimana si sono tenute due catechesi differenziate per fascia di età nelle due chiese di Affile. La catechesi per adulti è stata tenuta da P. Francesco Cordeschi, fondatore della Tendopoli; gli incontri per i giovani sono stati guidati da P. Lorenzo, diacono, e da Confr. Marco, prossimo ai voti perpetui, con la collaborazione di alcuni giovani tendopolisti di Roma che hanno raccontato la loro esperienza di fede. È impressionante notare la massiccia partecipazione agli incontri della seconda settimana e, riguardo ai giovani convenuti alle catechesi, c’è da sottolineare che la maggior parte di essi avevano abbandonato la frequenza della chiesa dopo la cresima. Tutti gli abitanti del paese sono rimasti stupiti da questa aggregazione di giovani che non ha precedenti.
Inoltre non può passare inosservato l’intenso coinvolgimento dei bambini in questa missione. Nella prima settimana, ogni giorno, dalle 15 alle 16, si è svolto un incontro per gli alunni delle scuole elementari e medie. Sono stati loro insegnati dei canti mimati, in preparazione della marcia dei bambini di cui sopra. Si è fatto anche un po’ di catechismo spiegando il vangelo con delle scenette rappresentate da loro stessi. Nella seconda settimana si è fatto con loro un breve momento di preghiera ogni mattina alle 8.15, prima dell’inizio della scuola. E’ significativa a questo proposito la testimonianza di una mamma. Si tratta di Rosalba, 29 anni: «mia figlia Elisabetta è stata molto coinvolta negli incontri animati da P. Francesco, si è entusiasmata specialmente dai canti in Chiesa con i battimani. Mi colpisce il fatto che la sera mi chiede di pregare insieme prima di andare a dormire». Come si vede, a volte sono i figli a trascinare i genitori. Ma talvolta sono anche le mogli che trascinano i mariti, come ci fa notare Sabrina, 34 anni: «avete fatto un miracolo!! Non sono mai stata così serena, anche in famiglia. Mio marito, che va poco in chiesa, è stato molto coinvolto dalle catechesi di P. Francesco». Annalisa, 32 anni, ha lasciato scritto questo messaggio sul block notes del sottoscritto: «Grazie di cuore per avere portato più fede e amore nella mia famiglia e veramente grazie per avere portato tanta allegria e tanta gioia tra noi tutti. Grazie».
A questo punto vediamo qual è stato l’effetto che questa missione ha provocato nei giovani. La loro partecipazione agli incontri della seconda settimana è stata molto numerosa, a colpo d’occhio saranno state un centinaio di persone. Sono molte le risonanze positive su queste catechesi per giovani. Così si esprime Deborah, 17 anni: «sono rimasta colpita dalla presenza di molti giovani lontani dalla Chiesa. Le catechesi sono state molto interessanti, ho capito che Cristo è un’ esperienza da vivere e non una teoria». Claudio, 22 anni: «Ho ancora molti dubbi sulla fede, vorrei superare la paura di essere giudicato dagli amici quando partecipo alla messa e alle catechesi. Non voglio vivere il cristianesimo come una religione da vivere in prossimità della morte o nel momento del bisogno. Desidero vivere una esperienza di Cristo affascinante come quella che ci hanno raccontato Confr. Marco e i tendopolisti nel terzo incontro. Luca, 29 anni: «è stato interessante sentire le testimonianze dei giovani tendopolisti di Roma, peccato siano state così brevi. Il bello che abbiamo visto nella missione non può finire in questi 15 giorni».
Che l’esperienza di Cristo fatta nella missione non debba finire è stato un parere unanime di tutti i cittadini di Affile che vi hanno partecipato. E’ da questa esigenza che 25 anni fa è nata la Tendopoli. Si tratta di un movimento laicale, legato al carisma dei passionisti, che ha come scopo quello di proporre ai giovani un cammino di fede e di creare nelle parrocchie degli spazi di preghiera e di riconciliazione. La Tendopoli si propone di continuare nel quotidiano la bellezza di ciò che si è vissuto nella missione popolare.
Da ultimo vogliamo sottolineare l’impressione che questa missione ha suscitato nell’amministrazione comunale, che come segno di gratitudine, ha salutato i missionari invitandoli in una seduta del consiglio comunale e consegnando loro una targa ricordo. A memoria d’uomo non si è mai saputo di un fatto simile nelle missioni popolari passioniste.
Marco Cola