La festa dell’Epifania (epifania significa manifestazione del Signore) è sempre stata fin dall’antichità una festa liturgica molto importante alla pari della Pasqua e del Natale.

I primi protagonisti che ci vengono presentati sono i Magi. Come potete vedere dal testo essi non vengono presentati come re e tanto meno viene detto che sono in tre, ma si parla di “alcuni” . La fantasia popolare immagina che siano re, visto i doni che portano, e immagina che siano tre, poiché i doni menzionati sono tre, l’oro, l’incenso, la mirra.

Tre doni regali per il Re dei Giudei:

  • l’oro vuole simboleggiare Cristo-Re, in quanto l’oro è il metallo della reagalità;
  • l’incenso Cristo-Dio, poichè l’incenso veniva usato per incensare la divinità;
  • la mirra Cristo-Uomo, perché la mirra era uno degli oli usati per le aspersione sui morti.

Quindi, tre doni che simboleggiano le prerogative principali del Messia.

I magi, secondo gli gli esperti di Sacra Scristtura, sono degli studiosi, astrologi – astronomi babilonesi, a conoscenza del messianismo giudaico.

Essi sono l’immagine dei ricercatori di Dio attraverso la conoscenza e lo studio, in antitesi ai pastori che simboleggiano i ricercatori di Dio attraverso il cuore e l’amore.

I magi simboleggiano anche tutti gli uomini che non appartenevano al popolo ebraico. Tutta l’umanità è presente e rappresenta davanti a quel bambino “nato per noi”.

Il secondo personaggio è Erode, con la sua corte di sacerdoti e scribi che pur avendo una migliore conoscenza rispetto ai magi, non sono interessati alla venuta del Messia, ma solo alle sue implicazioni rispetto alle loro comodità e ai propri interessi.

Essi non sono interessati, tanto da scomodarsi, da andare a vedere, essi chiedono ai magi : "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere “ nessuno, né Erode, né gli scribi, né i sacerdoti, si mettono alla sua ricerca, non hanno nessun interesse; nonostante essi siano i custodi delle promesse e delle verità.

Noi, oggi, uniamoci ai Magi che vanno ad adorare il Signore, accostiamoci alla Eucarestia, con senso di amore e adorazione, per il Cristo che vuole incontrarci, rifocillarci, amarci e fare comunione con noi.

Riccardo

 


PILLOLE DI SAGGEZZA:

Il Signore sarà con voi, se voi sarete con Lui; se lo cercherete si lascerà trovare da voi (anonimo).