Carissimi amici, due grossi eventi occupano il mio tempo in questo mese di gennaio che desidero condividere con voi per chiedervi di pregare.

Il primo è  la Tendopoli in Venezuela e il secondo è  la Missione a l'Aquila.

Il primo evento è stupore.

Mi riferisco alla tendopoli del Venezuela giunta alla sua XVII edizione. La storia di questa esperienza mi conferma sempre più nella consapevolezza che solo l’amore crea e fa risorgere.

Confesso la mia poca fede: non avrei mai creduto che una piccola donna, animata da una forte fede e un grande amore per i giovani, potesse realizzare questo miracolo, rendendolo possibile poi, con l’aiuto di altri giovani, che si concretizzasse anche in Colombia e in Messico.

Rendiamo grazie a Dio che continua ancora a essere “Epifania” nel tempo che viviamo, perché sono sempre più mi convinco che la tenda la pianta e la sostiene COLUI CHE VIENE … L’unica cosa a noi richiesta è renderci spazio libero dove lui possa piantarsi incarnarsi per ridestare la speranza…

 

Il secondo evento è impegno…

E’ la missione all’aquila che si svolgerà dal 23 febbraio al 10 marzo nella parrocchia di San Giovanni Battista, nella Zona di Pile, dove siamo stati presenti, con i giovani della Tendopoli, anche durante il terremoto e conta circa 10.00 abitanti. La città dell’Aquila, ancora fortemente segnata e ferita dal terremoto, vuole risorgere. La missione si pone dentro questa prospettiva. Anche il tema della Missione: “Ti solleverò su ali d’aquila”, vuole indicare il metodo di questa “rinascita”. Passando tra le macerie del terremoto, i 10 missionari passionisti e le 10 suore dell’istituto Ravasco, condivideranno la fatica della ricostruzione ponendo alla base del “nuovo edificio” la pietra angolare, la pietra scartata, (purtroppo anche dai costruttori delle moderne città), la pietra Gesù.

Pregate perché possa il Signore servirsi del nostro povero e precario lavoro per ridestare la speranza in questa zona segnata ancora dalla sofferenza.