Un giorno, uno di noi, uno come noi, si avvicina a Gesù, per fargli una domanda, una di quelle domande che in genere i discepoli evitavano di fare. Vi ricordate ?

“Avevano timore di chiedergli spiegazioni“. Ebbene questo giovane chiede al Signore cosa deve fare dopo aver osservato da sempre i comandamenti del decalogo. Gesù fissatolo lo amò e gli propone un salto di qualità, una vita di santità, una vita in prima linea.

Gesù gli propone di seguirlo, gli fa la stessa proposta che aveva già fatto a Pietro, a Giovanni, a Giacomo e agli altri; ma questo giovane affardellato dai propri beni, non riesce a fare questo salto, non riesce a comprendere la grandezza dello scambio che il maestro gli propone, i presunti beni della terra con quelli eterni del cielo.

NON È PRONTO, questo giovane che Gesù ama, non è pronto. Alla successiva frase di Gesù sulla condizione dei “ricchi” arriva lo sconcerto dei discepoli: “chi mai si può salvare?”

Cerchiamo di capire la loro mentalità.

Secondo le categorie mentali degli ebrei, il ricco, era benedetto da Dio, era prescelto, era amico di Dio; si ricordi come esempio Abramo, Isacco , Giuseppe in Egitto, Davide, Giobbe e tanti altri grandi personaggi della Bibbia. Ora se il ricco è amico di Dio, il suo prescelto, come è possibile che per lui sia difficile salvarsi ? Essi non riuscivano a capirlo.

Essi non capivano, perché la parola “ricco” si presta a diverse interpretazioni.

Nel pensiero di Gesù, il ricco non è esclusivamente chi possiede, ma soprattutto chi dalla ricchezza è ossessionato. Il ricco, contrario del povero in spirito delle beatitudini, é chi per la ricchezza è disposto a qualunque cosa, chi nella propria vita la pone al primo posto, chi diventa idolatra, cioè mette i beni di questa terra al posto di Dio. Nel nostro giovane ricco, la ricchezza è impedimento per seguire Gesù. Considera i suoi beni più importanti di Gesù.

NON È PRONTO. Ma, ecco che, Gesù rispondendo ai suoi discepoli, sbalorditi per le sue affermazioni, dona speranza al giovane e a noi, anche se ora, questo giovane non è pronto ricordatevi ora e sempre che: tutto è possibile presso Dio, per cui anche per quel giovane rimane la speranza di un altro incontro con Gesù, e forse in quel giorno sarà pronto a rispondere: Ecco, Signore, manda me.

Riccardo


PILLOLE DI SAGGEZZA

Il non possedere è l'abbandono di ogni preoccupazione, una vita senza inquietudini, un viaggio senza bagagli, una liberazione della tristezza (Giovanni Climaco).