Mi sembra opportuno rileggere parte della lettera che P. Mario Bartolini ci inviò dopo l'incontro con i responsabili. E' Un documento già pubblicato nel nostro ultimo numero di Tendopoli ma mi sembra più che opportuno riproporlo.

NON SO come avete risposto alla domanda ”QUESTO MONDO È PER TE?”, tema della Tendopoli. Però mi domando:

1. Come può essere vostro, un “mondo-società” dove “la corruzione” invade tutti i meandri della vita socio-politica a scapito del “bene comune”? E dove “i corrotti”, invece di essere “buttati” come “spazzatura umana”, sono ritenuti nei loro posti e riveriti come “signori della patria”?

2. Come può essere vostro, un “mondo-società” dove “i privilegi” (che sono una forma di ingiustizia sociale legalizzata), significano più oppressione sulle classi più umili della società?

3. Come può essere vostro, un “mondo-società”, che ha fatto suo un iniquo sistema economico, che al posto del vero Dio, l’unico garante della dignità e dei diritti delle persone e dei popoli, ha collocato il falso idolo della “ricchezza” e sull’altare di questo idolo, il sistema sacrifica, senza pietà, sia la vita delle persone e delle nazione, soprattutto, del Terzo Mondo come il medio ambiente, mettendo  in  serio  pericolo  l’abitabilità  del  pianeta  terra?

Il così detto “primo mondo” ha diviso l’unico mondo creato da Dio nel primo, secondo, terzo mondo, non con la finalità di creare l’effetto dei “vasi comunicanti”, ma solo con la finalità di dissanguare, distruggere i popoli e nazioni del terzo mondo, saccheggiando le loro risorse naturali e lasciando dietro di se, distruzione e morte. Tutto e tutti debbono stare al servizio degli interessi economici del primo mondo (per questo si giustificano le guerre), per garantire “un modello di sviluppo” irrazionale ed un “modello di vita”, insostenibile. Per rafforzare questo inumano ”colonialismo politico, economico e culturale”, il primo mondo crea ed impone “le strutture di ingiustizia”, soprattutto a livello internazionale. Tutto questo, lo considerate normale e giusto?

4. Come può essere vostro, un “mondo-società”, il cui “sviluppo” e “modello di vita” imposti dal sistema imperante, stanno “macchiati di sangue umano”? Ascoltate un capitolo di una macabra storia dei nostri tempi, che i protagonisti, sostenitori e complici del sistema, non hanno dato importanza, per non turbare le coscienze delle persone e dei Cristiani del primo mondo.

“All’inizio di questo secolo 230 tribù sopravvivevano ancora in Brasile. Novanta, sono scomparse, cancellate dalle armi e dai microbi. La violenza e le malattie sono le avanguardie della civiltà: il contatto con il “bianco” continua ad essere per l’indio “il contatto con la morte”.

La caccia degli Indigeni, soprattutto nell’Amazzonia, la foresta più vasta della terra, si è scatenata con  crudeltà  e  ferocia.

Gli Indios sono stati mitragliati dagli elicotteri; contaminati apposta con i germi del vaiolo.

Hanno offerto loro sacchi di zucchero mescolato a stricnina e sacchi di sale con l’arsenico. Dove sono stati inseriti nella cosiddetta società civile, gli Indigeni sono i più sfruttati degli sfruttati.

Davvero non c’è da meravigliarsi delle parole di padre Bartolomeo Las Casas, l’uomo che nel 1500 dedicò la sua vita alla difesa degli Indiani. Diceva che gli Indiani preferivano andare all’inferno che ritrovare i cristiani in paradiso” (art. di Bruno Ferrero: ”Il Missionario”, maggio 1984).

Questa non è civiltà… è BARBARIE. Non è “sviluppo”… ma “morte e distruzione”.

Se la Comunità Cristiana Universale avesse fatta sua la problematica “degli ultimi”, ”delle vittime del sistema” ed avesse utilizzato tutti i mezzi a sua disposizione a livello locale,nazionale ed internazionale,per promuovere una campagna di sensibilizzazione umana e cristiana e di pressione sopra i poteri economici e politici, responsabili di siffatte atrocità, oggi la situazione sarebbe differente. Però, ciò non passò; risultando ancora una volta, vero il principio: ”chi  vive  del  sistema, non  va  contro  il  sistema”.

Pensate  voi  che “questa storia di  barbari  del  secolo XXI” sia terminata ?

Sono 36 anni che condivido la mia vita con gli Indigeni e Meticci della Amazzonia peruviana.

Il sistema inumano del primo mondo, che si impone attraverso dei poteri economici nazionali ed internazionali con la complicità di molte autorità locali, considera l’Amazzonia come “terra da conquistare” per metterla al servizio degli interessi del famelico primo mondo, con la conseguente distruzione della foresta amazzonica con tutta la ricchezza della sua biodiversità: e per questo si escogitano metodi sempre nuovi, per scacciare o eliminare quelli che vi abitano da sempre. Vi fa bene conoscere alcuni di questi metodi, messi in pratica anche con la collaborazione di organismi internazionali, i quali stanno al servizio degli interessi, non dei popoli e delle persone, ma del primo mondo, del quale sono “figli”. Ecco alcuni di questi metodi:

a. “La sterilizzazione”: centinaia e centinaia di donne sono state sterilizzate senza che loro sapessero niente: è un delitto di lesa umanità.

b. “l’uso della forza militare” per scacciare i contadini dalle loro terre e dalla loro foresta, perché sono considerati “nemici” dello sviluppo. Di quale sviluppo?

c. “inquinamento del medio ambiente e dei fiumi e corsi d’acqua” per parte delle multinazionali che si dedicano alla attività estrattiva, minerali e petrolio (Repsol). Persone, soprattutto bambini, condannati a vivere una vita disgraziata per la presenza, fuori del normale, di piombo e cadmio nel sangue. Comunità indigene che camminano verso l’estinzione, per la presenza di multinazionali nei loro territori: la loro presenza, non significa, ”benessere sociale”, ”vita degna”, ma maggiore povertà, emarginazione sociale, distruzione e morte.

d. “legalizzazione della illegalità” attraverso “decreti di urgenza” che favoriscono la privatizzazione della Amazzonia, ignorando, non solo i diritti, ma anche l’esistenza delle comunità indigene e meticce.

La grande PROTESTA AMAZZONICA (aprile-giugno 2009) è stata la più grande manifestazione sociale e pacifica (la violenza la generarono le autorità politiche del governo di allora, venduto alle multinazionali) di rivendicazione e difesa dei diritti della gente amazzonica e rappresenta l’inizio di una presenza determinante nella politica economica del paese. Non ci può essere “vera pace”, dove non c’è “lo stato di diritto”, ”il rispetto verso la dignità ed i diritti delle persone e gruppi etnici”, ”giustizia sociale”, per conseguire “il bene comune”, ed”effettiva indipendenza tra i poteri dello stato”.

Come può essere vostro “un mondo-società” che riduce la persona umana a “una macchinetta di consumo”, senza nessun’altra aspirazione che: ”tener di più”? Non so se vi rendete conto:voi, giovani, siete “il bersaglio” della propaganda del sistema di ingiustizia imperante che promuove LA CULTURA DEL CONSUMO E DEL SUPERFLUO.

Vi presenta modelli di vita illusori, vuoti di veri valori (nessuno può dare quello che non ha) crea necessità fittizie; vi presenta “la felicità” non come risultato di una realizzazione personale, attraverso l’incarnazione di valori etici e morali ed attraverso l’apertura (servizio) verso gli altri, ma unicamente come “possesso” di determinate cose, ottenute “immediatamente”, ”senza sforzo”, in un contesto egoista e edonista. Per il sistema, la persona umana, senza la sua dimensione spirituale, viene ridotta “a un cumulo di desideri” che il sistema pensa di soddisfare, proponendo “cose”.

Vi sentite “vittime di tale propaganda”? O neppure ve ne siete resi conto?

CHI È PIENO DI COSE, NON PUÒ, NELLO STESSO TEMPO, ESSERE PIENO DI CRISTO.

Le due “pienezze” non possono convivere: l’una esclude l’altra… SCEGLIETE! Oggi, più che mai, la parola di Cristo è attuale: ”Non potete servire a Dio e a mammona” (Mt 6,24).

CHE CI DICE IL MAESTRO? “Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me, prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che gli appartiene. Poiché invece “non siete del mondo”, ma IO vi ho eletti dal mondo, per questo il mondo vi odia” (Jn 15,18-19). “Non amate il mondo (ciò che allontana da Dio o si oppone a Dio) né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, non è in lui, la carità del Padre. Tutto ciò che è nel mondo, è concupiscenza della carne, concupiscenza degli occhi e superbia della vita, cose che non vengono dal Padre, ma dal mondo” (1Gv 2,11-13).

 

CONCLUSIONE:

Chi accetta, chi giustifica, chi si accomoda a questo sistema di ingiustizia: PUÒ

ESSERE CRISTIANO? Certamente può parlare di Cristo, può andare in chiesa ed organizzare fastose celebrazioni religiose, nelle quali, forse Dio non c’è, perché si riducono a manifestazioni di potere e di ricchezza e non “vicinanza” con gli ultimi. Certamente ci dovrebbe obbligare a riflettere seriamente, la lettura del Vangelo di Matteo 7,22-23.