Davanti agli occhi ho ancora i volti sorridenti ed entusiasti dei 90 ragazzi…

Davanti agli occhi ho ancora i volti sorridenti ed entusiasti dei 90 ragazzi con i quali ho condiviso la settimana del Tabor, a Campofelice. Un giorno, a metà settimana, uno di loro mi ha detto: “sono davvero contento di essere venuto, sono certo anche gli altri, è troppo bello qui!“, mi ha fatto riflettere questa affermazione donatami. Il Tabor è una possibilità concreta per gli adolescenti di confrontarsi con gli altri, di creare spirito di squadra, di incontrare Gesù in maniera autentica, di certo è un mezzo per piantare “semini di speranza” nei cuori di questi ragazzi.

 

Le giornate sono state scandite da: Preghiera a inizio e fine giornata; formazione; lavori di gruppo comprendenti discussione circa le catechesi e preparazione della Messa (preghiere di perdono, ringraziamento e offertorio); numerose gare: dal calcetto al calcio tennis, dalla pallavolo agli scacchi e dama, dall’atletica leggera alla cultura. La Santa Messa è stata un appuntamento quotidiano che ha visto crescere l’attenzione dei ragazzi in maniera graduale con il trascorrere dei giorni.

Le lunghe escursioni in quota, la giornata di deserto e confessioni, la Via Crucis e il mega falò a seguire, realizzato con la legna raccolta nel bosco al ritorno da una delle uscite, sono stati momenti forti e toccanti, possibilità di riflessione, di conversione, di rientro in se stessi, di porsi domande esistenziali serie “già” da questa “tenera età”.

Come un burattino diventa un uomo“: è attraverso la favola- metafora di Pinocchio che si è cercato di fornire i mezzi per spiccare il volo, per tagliare i fili che impediscono la vera Libertà. Sulla maglietta indossata la domenica era impressa una citazione tratta dal libro di Pinocchio: “Com’ero buffo quand’ero burattino! E come sono contento ora di essere un ragazzo per bene!”. Nell’ultimo giorno i ragazzi hanno fatto festa insieme ai propri genitori, e, per l’occasione, hanno preparato uno spettacolo sviluppando il tema affrontato durante la settimana.

Rendo grazie a Dio per la settimana trascorsa tra i monti, per la possibilità che ha dato ai ragazzi abruzzesi, laziali, molisani ed umbri di poter spiccare il volo se lo vogliono, per i tendopolisti- animatori che hanno accompagnato i “propri” ragazzi, per i preti presenti, don Andrea, don Roberto, don Giovanni, per il mitico Pino e, dulcis in fundo, per p. Francesco mezzo attraverso il quale il Signore sta facendo cose grandi.

M. G.