SCEGLIERE DI ESSERE SCELTI:  FAMIGLIA E VOCAZIONE

Proponiamo la testimonianza che Marco e Donata hanno fatto in occasione della Veglia Vocazionale a Padova (PD). «Mi chiedevo spesso se quella con Marco fosse un autentica amicizia o la compensazione di un affetto che mi mancava. Mi son trovata spesso nella preghiera a chiedere a Gesù, posto che mi era chiara la vocazione al matrimonio come progetto di vita, se lui fosse la persona giusta…».

Donata

Ciao a tutti, siamo Donata e Marco da Mogliano Veneto (TV). Siamo sposati da 21 anni ed abbiamo tre figli maschi. Quando Don Paolo ci ha chiesto di dir qualcosa della nostra vita in relazione ad una scelta Vocazionale, … abbiamo aderito con gioia, ricordando come quel periodo della nostra vita sia stato, per noi, un momento specialissimo di presenza e … sostegno da parte di Dio.

Marco

Veniamo da due Famiglie numerose, 7  fratelli Donata e 4 fratelli io. Due famiglie speciali, cristiane molto impegnate sia a livello parrocchiale che sociale. Abitavamo a 50 metri uno dall’altro e ci conoscevamo abbastanza bene pur non frequentandoci.

Eravamo infatti inseriti in attività molto diverse:  io impegnato tantissimo nella Pallacanestro (giocatore, allenatore, arbitro) e Donata negli Scout.

Possiamo dire che è stato Don Bosco a farci incontrare, … nel senso che arrivò in parrocchia un giovane sacerdote che decise di ridar vita e forma ad un oratorio in decadimento e chiuso da alcuni anni. Iniziò cosi un percorso con un gruppo giovane che metteva assieme giovani delle superiori e universitari provenienti da diverse associazioni.

 

Donata

L’amicizia con Marco è stata da subito molto bella, autentica e seria. Mi piaceva Marco come persona, … ma dove avesse la testa (fino ad allora sempre immerso nella Pallacanestro) … ed il cuore (erano in tante che ci ronzavano attorno, …. ed in particolare una ragazza con cui era stato assieme per 3 anni) …. Proprio non lo sapevo.

La partecipazione al gruppo e conoscere nuovi amici furono due aspetti molto importanti per me in quel periodo. Fu infatti un momento tragico della mia vita, … persi nel giro di 4 mesi entrambi i genitori e a casa   nessuno lavorava. Marco fu un amico speciale e di grande sostegno. Passavamo molto tempo assieme, ricordo le chiacchiere alla luce di un lampione quando mi accompagnava dopo gli incontri del gruppo.  Percepivo una amicizia autentica ed  era sempre più bello  scoprire quanti valori profondi ci accomunavano.

Mi chiedevo spesso, comunque, se quella con Marco fosse un autentica amicizia o la compensazione di un affetto  che mi mancava.  Mi son trovata spesso nella preghiera a chiedere a Gesù, posto che mi era chiara la vocazione al matrimonio come progetto di vita, se lui fosse la persona giusta…

 

Marco

Non così chiara era invece la mia strada. Sia per quella prima delusione “amorosa”, sia perché in quel periodo avevo conosciuto la vita Gen e Gesù era entrato profondamente nella mia vita, dando senso al mio agire: a scuola, con gli amici, in parrocchia, … anni pieni di gioia e slancio.

A dire il vero avevo in quel periodo meditato di “darmi tutto a Lui”, strada che percepivo essere l’unica che permetteva di non scendere a compromessi,  di totale e autentica donazione.

L’amicizia con Donata complicava un po’ il tutto e… la confusione in me era tanta. In questo “caos”  ci siamo comunque dichiarati… e iniziato un cammino assieme.

 

Donata

Beh, più che un cammino assomigliava al percorso delle “montagne russe”, … un settimana “voglio stare con te” … la successiva era “lasciami in tempo per pensare”. Mi dicevo: “Ma io un domani potrò fidarmi di questa persona? Sapremo affrontare situazioni anche difficili?”

È stata durissima … un continuo sperare e perdere … ma al tempo stesso un periodo che oggi definisco “speciale” perché vissuto  nella libertà e nel rispetto reciproco senza che vi fossero manifestazioni di affetto di cui pentirsi un domani.

 

Marco

Ad un certo punto bisognava prendere la decisione, … a settembre avrei potuto partire per Loppiano dove avrei iniziato il cammino di consacrazione ….. La paura comunque era tanta, ed ho chiesto a Dio molte volte di dirmi chiaramente quale fosse la strada, … un bel tuono, una caduta da cavallo, … ma come sappiamo la sua voce è “nel vento leggero”. 

Donata conosceva bene che a fine Giugno un ultimo incontro Vocazionale sarebbe stato il saluto finale per il nostro rapporto. Ma una settimana prima arriva il panico dentro … e con una scusa di lavoro decido che non avrei potuto andare a quel appuntamento.

 

Donata

Ricordo benissimo quella sera in cui  decisi di affrontare Marco e, conoscendolo, dirgli che capivo che la sua decisione di non andare era solo una scusa. Doveva partire, ci saremmo lasciati, … ma almeno uno dei due avrebbe trovato la sua strada, … e per me Dio avrebbe pensato a qualcosa di diverso.

 

Marco

Ironia della sorte la voce di Dio si stava manifestando attraverso Donata, che splendida mi lasciava libero e forse perdendomi mi amava ancor di più.

Furono giorni bellissimi con tanti giovani lanciati e pronti a donarsi a Dio. Con noi anche alcuni sposati, … cosa che mi aveva incuriosito ed in particolare un vecchietto, sempre defilato ed addetto alle vettovaglie, parlava poco ma aveva occhi luminosissimi

Scopro dopo che quel vecchietto è un famoso primario, meglio un luminare della cura delle malattie infantili. Mi colpiva il suo modo umile di stare fra noi… era uno di noi. Gli parlo, gli racconto dei miei dubbi … e di come pensavo che la consacrazione a Dio l’unica risposta per farsi Santi, la strada maestra.

Mi racconta di se, della sua Famiglia di come intende la famiglia, piccola chiesa, di come può essere immagine di quella famiglia di Nazareth culla del figlio di Dio. Mi racconta del suo lavoro e di come poter essere tutto di Dio con quel bambino che è riuscito a salvare o attraverso il sostegno a quei genitori che invece avevano appena perso il loro bimbo. Una vita per Dio,  ogni gesto ogni momento vissuto nell’Amore come risposta al suo Amore. Anche lui assieme a tanti vergini in pieno nel cammino arduo ma affascinante della Santità.

Per me fu una folgorazione, posso dire che lo SS si è servito di Lui per chiarirmi circa la mia Vocazione al matrimonio.

 

Donata

Quando Marco mi racconta di questa decisione esplodo dalla gioia, … e tra noi un patto quello di impegnarsi a formare una famiglia vera testimone di Dio, tra noi prima di tutto,  con in nostri figli, e aperta verso gli altri.

Abbiamo cercato di non “appartarci” ed aprirci verso l’esterno con una fecondità rivolta al sostegno e all’impegno per i fidanzati, le giovani coppie. Assieme ad altre famiglie siamo impegnati a seguire vari gruppi famigliari, coppie in difficoltà e da alcuni anni sostenere il percorso di persone separate.

Ancora oggi in molti momenti della giornata, facendo i conti con le realtà del lavoro, dei figli, dei loro compiti da correggere, i loro amici da conoscere, etc. sento che siamo sostenuti da Lui per aver detto il nostro Sì alla sua Volontà il giorno del matrimonio. Spesso ancora ci chiediamo “Ma cosa vuole Dio da noi?”. Ci sembra che Lui stesso, con questo Sacramento come i suoi discepoli, ci abbia “mandati a due a due nel mondo” a portare testimonianza che la vita a due è ancora Luce e Gioia.

(Quaderni Cannibali) Giugno 2012autore: Marco e Donata