Tante parole si sono fuse in questa unica preghiera corale. Grazie a tutti i ragazzi del Tabor 2009

Signore, io prima di venire a questo campo scuola ero una persona che seguiva lo stormo, senza pensare ai suoi ideali e obiettivi. Mentre guardavo il paesaggio, il verde dei prati, l’azzurro del cielo, i tanti colori dei fiori, mi sono accorto che Tu ci ami davvero tanto. Mi accorgo di quanto la tua vicinanza possa donarmi pace ed armonia. Tu hai creato posti magnifici come questo, proprio per distaccarmi dal mondo caotico che mi circonda e farmi stare in silenzio con Te. Signore questo silenzio non assorda mai!

 

Tu mi hai fatto capire che rimanere nello stormo è brutto…… e così ho iniziato a spalancare le ali e come Jonathan voglio riuscire a diventare perfetto, cioè conoscerti senza confini ed amarti all’infinito. Però per riuscire dovrò impegnarmi e per farlo ci vuole forza di volontà; se quello che ho nel mio cuore non bastasse, aiutami tu, Signore.
Aiutami Tu!

Io sono limitato, ho bisogno di te per andare avanti: Tu sei il sostegno dei miei passi incerti. Grazie Gesù, perchè ci sei!  Perchè mi ami; sei sempre con me e guidi i miei passi e mi segui tutti i giorni della mia vita. Tu sei l’unica certezza. Mi fido di te!

Ma… che sarà del mio futuro? Confido in te, Signore, fammi capire cosa posso fare per renderlo migliore. Aiutami ad essere me steso, a non sfuggire da te, a non peccare ed avere coraggio di fidarmi di te. Di te che sai amare più di ogni uomo; che mi dai il cibo e l’acqua ; che fai volare gli uccelli e camminare gli uomini; che mi perdoni ed ami sempre. Aiutami a non essere come i gabbiani dello stormo e capire che ciò che conta è mangiare per vivere e non vivere per mangiare. Grazie Signore, che mi permetti di essere come Jonathan, un reietto in questo stormo che è la società di oggi che ci inganna e ci costringe al consumismo, finchè esso non consuma anche noi stessi. Allora tra le tante voci non ascolto la tua. Tu sai leggere nel mio cuore e conosci i miei limiti; pazientemente mi aspetti e ogni volta che cado, con la faccia nella polvere, quando alzo gli occhi, Tu sei lì, con la mano tesa verso di me per rialzarmi.

Anche quando ogni volta che cerco di opporti le mie resistenze, i miei no, mi mostri che li uso per sfuggirti. Sento parlare di te, ma il mio cuore rimane freddo, un gelo che non riesce ad andarsene. Non riesco a capire, a pensare che lei era pronta… No, Signore, non capisco! Dopo mesi di gran dolore, di smarrimento, nei quali non riuscivo a vedere il futuro e ti ho sentito lontano, un grido di rabbia si è dissolto nelle mie lacrime. Tu ci sei Signore, per me, e io ci sono per te. Ora lo so!  Non sei più con noi cara Federica, ma, mai come ora sento che davvero ci sei.

Signore ti ringrazio del Tabor che è un’esperienza stupenda. Qui c’è la pace, anche tra tanti impegni. Senza di te sarebbe un’uscita di gruppo sulle montagne, mentre questi giorni che sono stato a contatto con te, sono stati speciali e sono felice di questo e delle persone che ho conosciuto. Grazie Signore, per avermi protetto dal pericolo durante le escursioni. Grazie Signore, perchè mi ami così come sono e m’ insegni a volare per essere libero con l’unica legge dell’Amore. Ed anche se ogni volta che lo stormo mi porta a cadere, mi metti accanto persone che mi aiutano a rialzarmi per riprendere il volo. Io ti prego affinchè da oggi, in me, la tua voce sia più forte delle altre, ed io diventi capace di perdonare ed amare come fai tu.

Abbracciami Gesù….. non mi lasciare! Ho tantissime cose da imparare. Tu seguita ad istruirmi sull’amore. Voglio imparare ad essere amorevole con tutti; riuscire a servire gli altri senza pretendere di ricevere. Fa che provando e riprovando io possa riuscire a correggere i mie difetti. Volare liberi è veramente bello, ma purtroppo non tutti riescono a farlo, perchè rimangono chiusi nel tran-tran quotidiano. E siccome non ci sono percorsi più brevi da fare, la strada in cui credere ed il coraggio di andare, …..sì , ora credo di sentirlo!

Ti ringrazio Signore, per ogni dono che mi hai concesso: per il coraggio di rischiare, la forza e la gioia di credere. Per la famiglia ed il calore che sa darmi ogni giorno, e per il sostegno nei momenti bui. Non voglio smettere di cercarti nelle piccole cose e di lodarti e ringraziarti anche per l’aria che respiro. Grazie Signore, per padre Francesco e per tutte le persone che mi hanno trasmesso la gioia con la loro solarità ed affettuosità. Poichè tu sei in ciascuno di noi: sei l’amore che possediamo. Nel profondo di noi stessi c’è l’immagine del gabbiano Jonathan, un’infinita idea di libertà. Fa’ o Signore, che la tua luce illumini la mia voglia di trovare quest’immagine. E’ vero, avevo tanti altri impegni, ma Tu Signore mi hai chiamato, ed ora sono qui, insieme ad altri amici, consapevole di essere tra le tue mani. Per questo ti dico: Io sarò con te… e dove tu mi vuoi!  Perchè tu Signore, sei l’imprevedibile: l’unico per cui, anche oggi, vale la pena di darti la vita.