Rassegna Stampa del 24 Agosto 2003

:: dalla carta stampata

IL CENTRO – Pagina 16 – Cronaca
Fedeli da tutta Italia a San Gabriele

Conclusa a Isola la XXIII edizione della Tendopoli

ISOLA DEL GRAN SASSO. Cala il sipario sulla XXIII Tendopoli di San Gabriele. L’ultimo giorno si è aperto, ieri, con la marcia a piedi dal santuario a Isola. La carovana di giovani, partita alle 9.30, si è snodata fino al paese e dopo la sosta per il saluto del sindaco Giuseppe Bucciarelli, ha fatto ritorno al santuario, gremito di pellegrini giunti da tutta Italia per assistere alla messa solenne presieduta dal vescovo di Loreto Angelo Comastri.

 

Nel corso dell’omelia, il prelato ha evidenziato l’importanza, in un mondo orientato al culto dell’esteriorità, del “volto” interiore di ogni uomo. «Noi occidentali viviamo nella società del benessere e del superfluo», ha detto il vescovo di Loreto, «siamo malati di egoismo, ma se vogliamo fare qualcosa di buono, dobbiamo essere in comunione con Dio. Non basta “giocare” a fare il cristiano, occorre una vera conversione del cuore».

Dopo la celebrazione della messa tutti sul piazzale per la festa conclusiva e i saluti, con l’arrivederci all’anno prossimo. Entusiasta il fondatore del raduno, padre Francesco Cordeschi. «La nostra esperienza si rinnova anno dopo anno, grazie all’impegno di quanti, volontari e innamorati del Signore», spiega, «dedicano tempo, energie e disponibilità per educare e sostenere l’urto di tanti giovani. Non ci stancheremo mai di ripetere che Dio è grande.».

 

 

IL MESSAGGERO

SAN GABRIELE
Cala il sipario sulla Tendopoli

Cala il sipario sulla XXIII Tendopoli di San Gabriele. L’ultimo giorno si apre con la marcia a piedi dal santuario ad Isola del Gran Sasso. Partenza dal piazzale del santuario alle 9,30, da dove la carovana di giovani si snoda fino al paese e, dopo la sosta per il saluto del Sindaco, fa rientro nel santuario gremito di pellegrini, giunti da tutta Italia per assistere alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo-prelato di Loreto Marche, Angelo Comastri ha detto:« Noi occidentali viviamo nella società del benessere e del superfluo, come il giovane ricco della parabola evangelica. E come lui, siamo malati di egoismo. Ma se nella vita vuoi fare qualcosa di buono, devi essere in comunione con Dio. Non basta “giocare” a fare il cristiano, ma occorre una vera conversione del cuore. Vai, vendi tutto quel che hai e seguimi. Entusiasta il fondatore padre Francesco Cordeschi, che spiega il successo della manifestazione con lo spirito sempre giovane della Tendopoli e dei tendopolisti: «La nostra esperienza si rinnova anno dopo anno, grazie all’impegno di quanti, volontari ed innamorati del Signore, dedicano tempo, energie e disponibilità per educare e sostenere l’urto di tanti giovani. Del resto, non stancheremo mai di ripeterci che Dio è grande!».

 

 

IL TEMPO

SAN GABRIELE
La Tendopoli conclusa da un grande bagno di folla ed entusiasmo

TERAMO – Migliaia di pellegrini hanno partecipato alla conclusione della ventitreesima Tendopoli di San Gabriele. Dopo la marcia piedi dei giovani dal Santuario a Isola del gran sasso, ha avuto luogo la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Angelo Com’astri, arcivescovo di Loreto Marche. Parole di lode e di esortazione quelle del prelato ai tendopolisti. Nel corso dell’omelia, ispirata alla proporzione «i giovani stanno a S. Gabriele come la tenda sta al Santuario», monsignor Comastri ha evidenziato l’importanza, in un mondo orientato al culto dell’ esteriorità, del volto interiore di ogni uomo. «Noi occidentali – ha detto mons. Comastri – viviamo nella società del benessere e del superfluo, come il giovane ricco della parabola evangelica. E come lui siamo malati di egoismo. Ma se nella vita vuoi fare qualcosa di buono, devi essere in comunione con Dio». Dopo la celebrazione tutti sul piazzale per la festa conclusiva e i saluti. Entusiasta il fondatore della Tendopoli padre Francesco Cordeschi che spiega il successo della manifestazione con lo spirito sempre giovane della Tendopoli e dei tendopolisti.

 

 

NUOVO ABRUZZO OGGI
Tanta partecipazione alla festa finale del raduno che ha riunito 1.500 ragazzi

GIOVANI E FEDELI INSIEME
Si è conclusa la 23esima tendopoli di San Gabriele

ISOLA DEL GRAN SASSO – Tantissimi i pellegrini venuti in visita ieri al Santuario di San Gabriele per prendere parte alla messa di chiusura della Tendopoli e vivere quella meravigliosa atmosfera.

La marcia a piedi dei giovani dal santuario ad Isola del Gran Sasso è partita alle 9.30 e dopo una piccola sosta nel centro del paese, per il saluto del sindaco di Isola del Gran Sasso, al rientro si è avuta la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Angelo Comastri, arcivescovo prelato di Loreto Marche. A messa conclusa la consueta foto ricordo sulla scalinata del vecchio santuario e la festa nel piazzale, con il saluto e l’arrivederci alla prossima edizione.

Oltre 1500 giovani quest’anno hanno partecipato alla tendopoli. I gruppi tend provenivano da tutta Italia ed il messaggio che hanno ricevuto in quest’occasione lo continueranno ad elaborare, grazie all’attività svolta da questi gruppi nelle varie città. Un grande successo di giovani anche quest’anno, una grande soddisfazione per i padri passionisti che da 23 anni portano avanti questo progetto.

Infatti padre Francesco Cordeschi, fondatore ed ideatore della tendopoli, ha riconosciuto la sua soddisfazione: «La nostra esperienza si rinnova anno dopo anno, grazie all’impegno di quanti, volontari ed innamorati del Signore, dedicano tempo, energie e disponibilità per educare e sostenere l’urto di tanti giovani».

Durante la celebrazione mons. Comastri ha esortato i ragazzi ad uscire dall’egoismo, sottolineando come «noi occidentali viviamo nella società del benessere e del superfluo come il giovane ricco della parabola evangelica. E come lui siamo malati di egoismo. Ma se nella vita vuoi fare qualcosa di buono, devi essere in comunione con Dio. Non basta giocare a fare il cristiano, ma occorre vera conversione del cuore. Vai, vendi tutto quel che hai e seguimi. Solo quando esci dall’egoismo trovi Dio che ti abbraccia e ti garantisce la gioia».

L’appuntamento è per il prossimo anno, intanto i tendopolisti porteranno via un bel ricordo.

 

 

:: da internet

http://www.papaboys.it

Rassegna Stampa del 24 Agosto 2003

:: dalla carta stampata

IL CENTRO

Pagina 16 – Cronaca
 
Fedeli da tutta Italia a San Gabriele 
 
Conclusa a Isola la XXIII edizione della Tendopoli 
 

ISOLA DEL GRAN SASSO. Cala il sipario sulla XXIII Tendopoli di San Gabriele. L’ultimo giorno si è aperto, ieri, con la marcia a piedi dal santuario a Isola. La carovana di giovani, partita alle 9.30, si è snodata fino al paese e dopo la sosta per il saluto del sindaco Giuseppe Bucciarelli, ha fatto ritorno al santuario, gremito di pellegrini giunti da tutta Italia per assistere alla messa solenne presieduta dal vescovo di Loreto Angelo Comastri.
 Nel corso dell’omelia, il prelato ha evidenziato l’importanza, in un mondo orientato al culto dell’esteriorità, del “volto” interiore di ogni uomo. «Noi occidentali viviamo nella società del benessere e del superfluo», ha detto il vescovo di Loreto, «siamo malati di egoismo, ma se vogliamo fare qualcosa di buono, dobbiamo essere in comunione con Dio. Non basta “giocare” a fare il cristiano, occorre una vera conversione del cuore».
 Dopo la celebrazione della messa tutti sul piazzale per la festa conclusiva e i saluti, con l’arrivederci all’anno prossimo. Entusiasta il fondatore del raduno, padre Francesco Cordeschi. «La nostra esperienza si rinnova anno dopo anno, grazie all’impegno di quanti, volontari e innamorati del Signore», spiega, «dedicano tempo, energie e disponibilità per educare e sostenere l’urto di tanti giovani. Non ci stancheremo mai di ripetere che Dio è grande.».

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IL MESSAGGERO

SAN GABRIELE 
Cala il sipario sulla Tendopoli 

Cala il sipario sulla XXIII Tendopoli di San Gabriele. L’ultimo giorno si apre con la marcia a piedi dal santuario ad Isola del Gran Sasso. Partenza dal piazzale del santuario alle 9,30, da dove la carovana di giovani si snoda fino al paese e, dopo la sosta per il saluto del Sindaco, fa rientro nel santuario gremito di pellegrini, giunti da tutta Italia per assistere alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo-prelato di Loreto Marche, Angelo Comastri ha detto:« Noi occidentali viviamo nella società del benessere e del superfluo, come il giovane ricco della parabola evangelica. E come lui, siamo malati di egoismo. Ma se nella vita vuoi fare qualcosa di buono, devi essere in comunione con Dio. Non basta “giocare” a fare il cristiano, ma occorre una vera conversione del cuore. Vai, vendi tutto quel che hai e seguimi. Entusiasta il fondatore padre Francesco Cordeschi, che spiega il successo della manifestazione con lo spirito sempre giovane della Tendopoli e dei tendopolisti: «La nostra esperienza si rinnova anno dopo anno, grazie all’impegno di quanti, volontari ed innamorati del Signore, dedicano tempo, energie e disponibilità per educare e sostenere l’urto di tanti giovani. Del resto, non stancheremo mai di ripeterci che Dio è grande!».

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IL TEMPO

SAN GABRIELE

La Tendopoli conclusa da un grande bagno di folla ed entusiasmo

TERAMO – Migliaia di pellegrini hanno partecipato alla conclusione della ventitreesima Tendopoli di San Gabriele. Dopo la marcia piedi dei giovani dal Santuario a Isola del gran sasso, ha avuto luogo la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Angelo Com’astri, arcivescovo di Loreto Marche. Parole di lode e di esortazione quelle del prelato ai tendopolisti. Nel corso dell’omelia, ispirata alla proporzione «i giovani stanno a S. Gabriele come la tenda sta al Santuario», monsignor Comastri ha evidenziato l’importanza, in un mondo orientato al culto dell’ esteriorità, del volto interiore di ogni uomo. «Noi occidentali – ha detto mons. Comastri – viviamo nella società del benessere e del superfluo, come il giovane ricco della parabola evangelica. E come lui siamo malati di egoismo. Ma se nella vita vuoi fare qualcosa di buono, devi essere in comunione con Dio». Dopo la celebrazione tutti sul piazzale per la festa conclusiva e i saluti. Entusiasta il fondatore della Tendopoli padre Francesco Cordeschi che spiega il successo della manifestazione con lo spirito sempre giovane della Tendopoli e dei tendopolisti.

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NUOVO ABRUZZO OGGI

Tanta partecipazione alla festa finale del raduno che ha riunito 1.500 ragazzi

GIOVANI E FEDELI INSIEME

Si è conclusa la 23esima tendopoli di San Gabriele

ISOLA DEL GRAN SASSO – Tantissimi i pellegrini venuti in visita ieri al Santuario di San Gabriele per prendere parte alla messa di chiusura della Tendopoli e vivere quella meravigliosa atmosfera.

La marcia a piedi dei giovani dal santuario ad Isola del Gran Sasso è
partita alle 9.30 e dopo una piccola sosta nel centro del paese, per il saluto del sindaco di Isola del Gran Sasso, al rientro si è avuta la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Angelo Comastri, arcivescovo prelato di Loreto Marche.

A messa conclusa la consueta foto ricordo sulla scalinata del vecchio santuario e la festa nel piazzale, con il saluto e l’arrivederci alla prossima edizione.

Oltre 1500 giovani quest’anno hanno partecipato alla tendopoli. I gruppi tend provenivano da tutta Italia ed il messaggio che hanno ricevuto in quest’occasione lo continueranno ad elaborare, grazie all’attività svolta da questi gruppi nelle varie città. Un grande successo di giovani anche quest’anno, una grande soddisfazione per i padri passionisti che da 23 anni portano avanti questo progetto.

Infatti padre Francesco Cordeschi, fondatore ed ideatore della tendopoli, ha riconosciuto la sua soddisfazione: «La nostra esperienza si rinnova anno dopo anno, grazie all’impegno di quanti, volontari ed innamorati del Signore, dedicano tempo, energie e disponibilità per educare e sostenere l’urto di tanti giovani».

Durante la celebrazione mons. Comastri ha esortato i ragazzi ad uscire dall’egoismo, sottolineando come «noi occidentali viviamo nella società del benessere e del superfluo come il giovane ricco della parabola evangelica. E come lui siamo malati di egoismo. Ma se nella vita vuoi fare qualcosa di buono, devi essere in comunione con Dio. Non basta giocare a fare il cristiano, ma occorre vera conversione del cuore. Vai, vendi tutto quel che hai e seguimi. Solo quando esci dall’egoismo trovi Dio che ti abbraccia e ti garantisce la gioia».

L’appuntamento è per il prossimo anno, intanto i tendopolisti porteranno via un bel ricordo.

:: da internet

http://www.papaboys.it