In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

RIFLETTI
Gesù è una vita che cerco di rispondere a questa Tua domanda: “Chi sono Io per te?”. Tu, Gesù, non sei dentro una definizione, non sei una risposta, Tu sei la vita, sei il Vivente. Sei fiume di amore, che, mentre bonifichi la mia esistenza, “rompi” gli argini delle mie pretese. Tu sei amore vincente, sei l’essere-con-me in ogni “battaglia”. Tutto quello che è “firmato” dal mio io, “confezionato” per gratificarmi, Tu lo rompi per renderlo nuovo, per farlo più bello. Sei la Vita non asservita al profitto, la Verità non venduta al potere, la Via non incatramata dalla propaganda. Grazie Gesù, questo tuo essere con me, se da un lato mi “rompe”, dall’altro mi rende vivo, mi fa nuovo. Ti prego non ti stancare di tessere la mia vita come hai fatto con Pietro: continua a rompermi quando sbaglio, ma guariscimi con lo sguardo. Aiutami a diventare, come Pietro, pietra, pavimento da calpestare, zona di passaggio, luogo di transito per portare, le persone che incontro, a Te.