"Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo"
Il Vangelo di Luca, che la liturgia ci presenta in questa seconda domenica di Quaresima, ci pone davanti una scena di grande rilevanza: la Trasfigurazione del Signore Gesù.
La Trasfigurazione é un segnale forte, all'interno del nostro cammino quaresimale, Gesù ci offre una testimonianza diretta della sua figliolanza divina, del suo essere l'eletto del Padre. Egli si dirige sul monte a pregare, come sempre, egli si apparta per poter stare da solo con il Padre nella preghiera e nel colloquio.
Ed ecco all’improvviso accade un fatto straordinario, appaiono due tra i più grandi personaggi della Vecchia Alleanza, Mosé ed Elia, ed essi si fermano a parlare con Gesù. I due rappresentano la Legge (Mosé) e i profeti (Elia), come a testimoniare che: Gesù ricapitola in sé tutto l'Antico Testamento, Gesù é l' erede diretto di tutta la tradizione religiosa ebraica, Gesù é il Cristo, il figlio di Dio.
Di che cosa parlano? Parlano della sua "dipartita" o meglio ancora del suo " esodo" (termine usato da Luca) esodo che Egli compirà a Gerusalemme.
Esodo: una partenza che consente di arrivare alla vita, alla risurrezione, Esodo = Pasqua = passaggio verso la terra promessa, segno del Regno dei Cieli.
Questo per insegnarci che la sua morte indica, non la fine del progetto di Gesù , ma il suo realizzarsi pienamente nella successiva Resurrezione.
Noi non dobbiamo compiere l'errore dei sacerdoti e degli scribi di quel tempo che di fronte ad un Messia umile e servizievole, rifiutano di vedere il vero Volto di Dio, solo perché, il Messia da loro atteso, secondo le loro speranze e i loro preconcetti, doveva essere un glorioso e vincente condottiero.
Ricordiamoci sempre che i nostri pensieri non sono i SUOI pensieri, che Dio non si identifica con nessun progetto che l'uomo fa nei suoi riguardi.
Un altro insegnamento importante, direi fondamentale che ci viene da questo brano é il consiglio – comando espresso da Dio Padre : Questi é l'eletto : ascoltatelo.
La Parola di Dio, Gesù Cristo, é l'unico Maestro che dobbiamo ascoltare.
Come ? Leggendo e meditando da soli, o meglio in comunità la SACRA SCRITTURA, frequentando i corsi biblici nelle nostre parrocchie, ascoltando e riflettendo attentamente sulla proclamazione delle Letture Domenicali e sulla successiva Omelia.
Questo atteggiamento é essenziale nella vita di ogni discepolo di Cristo, perché solo così potremo conoscere la via da seguire per arrivare al Regno di Dio, alla terra promessa, perché Gesù é : la VIA, la VERITA' , la VITA.
Chiediamo al Signore Gesù di aiutarci, soprattutto in questo tempo di quaresima, a scoprire o a riscoprire la bellezza della sua Parola, a trovare il tempo e a superare la pigrizia per leggere e meditare la Sacra Scrittura. Riccardo
Pillole di saggezza:
La fede si nutre della comprensione della Scrittura. (Tertulliano)
Il Signore è presente nella sua Parola: è Lui che parla mentre leggiamo la Sacra Scrittura nella Chiesa (Vaticano II)