Quarto giorno della Tendopoli. Relatore della giornata  il vice direttore della sala stampa vaticana padre Ciro Benedettini. In serata, dopo un pomeriggio interamente dedicato ad un percorso di spiritualità, la tradizionale Via Crucis nel piazzale del Santuario.

Domani la conclusione con la Festa dei giovani alla quale prenderanno parte i  tendopolisti vecchi e nuovi, che hanno partecipato ai trent’anni di storia della Tendopoli e la santa messa presieduta dal cardinale Walter Kasper.

Dopo l’attesissima testimonianza di ieri del giornalista Paolo Brosio, oggi i tendopolisti hanno ascoltato la relazione del padre passionista Ciro Benedettini, vice direttore della sala stampa del Vaticano, che ha parlato de “La Chiesa ospite e pellegrina nella terra dell’uomo”.

Benedettini ha esordito parlando della Chiesa. “Mai si è parlato tanto di Chiesa nei media come in questi ultimi tempi. Quasi ogni giorno la Chiesa è stata alla ribalta su radio, TV, giornali, blogs, network sociali.  C’è un nuovo interesse per la Chiesa? Sì, c’è interesse. La Chiesa fa notizia? Sì la Chiesa fa notizia! La Chiesa può essere soddisfatta, contenta di questo interesse per i suoi uomini, per la sua istituzione? No, purtroppo. Ve ne siete accorti, la Chiesa fa notizia soprattutto quando sbaglia, quando pecca. Infatti, si è parlato di chiesa non tanto per evidenziare gli aspetti positivi, il bene che fa, non per parlare della sua storia, dei suoi rappresentanti migliori, dei suoi santi, ma soprattutto per rinfacciare ai cristiani ed in particolare agli uomini di chiesa, i loro peccati, i loro difetti. E purtroppo in alcuni casi si è trattato di peccati, delitti fra i più odiosi, che certamente vanno condannati. Con una sistematicità quasi scientifica si è andati alla ricerca di tutte le sue malefatte, soprattutto dei sacerdoti, e il tutto è stato sbattuto in prima pagina. Una delle regole del giornalismo scandalistico è “sbatti il mostro in prima pagina”: il mostro crea interesse, morboso quanto si vuole, e l’interesse fa vendere copie dei giornali, fa fare cassetta, soldi. In questo caso i “mostri”, veri o presunti, sbattuti in rima pagina erano spesso uomini di Chiesa, si è tentato anche con il Papa. La Chiesa è stata schiaffeggiata, umiliata, riempita di fango.

Il peccato va condannato, gli scandali vanno denunciati. La condanna e la denuncia stimolano la conversione. Quello che ci ha offeso è stato il fatto che si è parlato della Chiesa come se tutto fosse solo peccato, come se la chiesa fosse una società di malaffare. Ci ha offeso che si sia voluto mettere sotto i riflettori solo il puntino nero su di un immenso foglio bianco. Mele marce nella Chiesa ci sono, e vanno individuate, ma non si può generalizzare. Ci sono genitori che si comportano male, ma nessuno osa dire che tutti i genitori sono cattivi. Ci sono ladri nella società, ma non tutte le persone sono ladre. Ci sono alcuni delinquenti, non tutti sono delinquenti. Ci sono dei ragazzi che si drogano, che rubano, che sono violenti, ma non tutti i ragazzi sono così. Voi, per esempio non siete così, vero?  Vi è stata una certa cattiveria della stampa, dei giornalisti? Il DNA, la natura dei media li porta ad evidenziare più il male che il bene. Come dice il proverbio: fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce e dà ossigeno all’umanità. Fa più notizia il male che il bene!

E’ fuori dubbio che la Chiesa dia fastidio a molti per il suo insegnamento morale e sociale e per il suo andare controcorrente. La Chiesa esige verità e onestà intellettuale. Dobbiamo riconoscere i nostri peccati, ma non possiamo accettare le generalizzazioni, che la chiesa tutta intera venga decritta come una società che nella sua maggioranza non pratica quel che predica. Esigiamo che accanto al male sia riconosciuto anche il bene,  molto maggiore, che la Chiesa compie. Esigiamo non tanto che non siano denunciati i peccati ed i delitti dei cristiani e degli uomini di Chiesa, ma che non si ingigantiscano e si esasperino alcune situazioni negative presentandole come un atteggiamento ed un comportamento generale. C’è il sospetto fondato che lo scopo degli accusatori non sia quello di contribuire alla moralizzazione della Chiesa (cosa di cui dovremmo essere loro grati), ma al contrario, di umiliarla per toglierle credibilità, per far tacere una voce scomoda, critica di molti aspetti della nostra società. A questo punto sono sicuro che qualcuno si domanda: questo parla tanto di Chiesa, ma farebbe bene a dirci che cosa è la Chiesa, chi sono quelli che fanno parte della Chiesa.

La chiesa siamo noi, ognuno di noi. La chiesa non è solo il Papa, non sono solo i vescovi, non sono solo i preti, i frati, le suore. La Chiesa sono tutti i battezzati. Si entra a far parte della Chiesa con il battesimo, l’avete imparato nel catechismo. La Chiesa non sono solo quelli che vanno a messa la domenica, ma anche quelli che non ci vanno. Fanno parte della Chiesa quelli che amano talmente Dio da essere capaci di rinunciare alla loro vita pur di rimanere fedeli a Cristo (i martiri e ce ne sono anche oggi); fanno parte tipi come S. Gabriele, S. Francesco, Giovanni Paolo II, P. Pio, talmente innamorati di Cristo da fare della loro vita un dono a Dio ed al prossimo. Fanno parte della Chiesa anche i peccatori; piccoli o grandi che siano; i peccatori che lottano ogni giorno per convertirsi, ma anche quelli che, invece, rimangano incalliti nel male. Della Chiesa facciamo parte noi e forse siamo la maggioranza, che siamo un miscuglio di bene e di male”.

Il pomeriggio sarà invece completamente dedicato ad un approfondimento del proprio cammino spirituale attraverso il silenzio ed il deserto cui si accompagnerà la festa della riconciliazione seguita dalla messa e dalla tradizionale Via Crucis nel piazzale del Santuario, animata dai ragazzi. I ragazzi rifletteranno stasera sulla via crucis utilizzando un testo che loro stessi hanno scritto “Passio Christi Passio Hominis. La via dell’Amore” (Grafiche Fioroni di Casette D’Ete – Fm- agosto 2010) illustrato da Giancarlo Scorcelletti.

Domani la Tendopoli chiuderà con la Festa dei giovani. In mattinata verranno accolti i giovani, tendopolisti vecchi e nuovi, che hanno partecipato ai trent’anni di storia della Tendopoli contribuendone a scriverne un pezzetto di storia. Padre Cordeschi ha inviato a tutti quelli che sono passati per l’esperienza della Tendopoli una lettera invito a partecipare alla giornata conclusiva della manifestazione per festeggiare insieme questo trentennale. Alle 11.00 è prevista la messa presieduta dal cardinale Walter Kasper, presidente del pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e poi, come tradizione vuole, la foto ricordo davanti al vecchio Santuario con il lancio dei palloncini dei bambini. Nel pomeriggio alle ore 15.00 la consegna del pane e dell’acqua cibo del pellegrino a tutti i partecipanti.

La Tendopoli potrà essere seguita quotidianamente anche on line, attraverso il sito internet www.tendopoli.it.