Continua, sotto il Gran Sasso, la XXVII Tendopoli La Fiaccola della Speranza, giunta in serata da Loreto, ha concluso ieri la prima giornata della XXVII Tendopoli. Nel Pomeriggio S.E. Mons Michele Seccia ha salutato i tendopolisti, giunti a San Gabriele da tutta Italia, invitandoli ad essere “servitori della gioia”. Nella mattinata di mercoledì la prima relazione tenuta da Mons. Locatelli che ha invitato i giovani a “stare sulla Via perché la terra è di Dio” . In serata l’animazione del Gruppo Tendopoli con il Dj Giacomo per vivere insieme ai ragazzi il secondo Tend Fest.
È ufficialmente iniziata ieri pomeriggio, con il saluto di Mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo, la XXVII edizione della Tendopoli nel Santuario di San Gabriele. Lo stesso, nell’incontrare i ragazzi che si sono radunati a centinaia sotto l’ombra del Gran Sasso, li ha definiti “espressione della gioia”, invitandoli ad aprire il loro cuore perché possa essere abitato da Cristo, “l’unico che ci da la vera gioia, perché ci ama e vuole la nostra felicità”. Insieme con lui, a dare il benvenuto ai giovani presenti, il Padre Provinciale dei Passionisti Pierluigi Bartoli, il quale ha sottolineato come sia oggi importante “investire sui giovani per un futuro pieno di speranza”.
In serata, al termine del Tend Fest animato dallo spettacolo del gruppo “Fashion gia.man.dance”, l’arrivo della Fiaccola della Speranza, benedetta dal Rettore del Santuario di Loreto e portata a San Gabriele da 13 podisti di Montorio al Vomano, alla presenza di alcune autorità locali, ha illuminato i cuori dei presenti e spento le luci sulla prima giornata della manifestazione che durerà fino a sabato 25 agosto.
Questa mattina la prima relazione tenuta da Mons. Locatelli ha dato il via ai lavori ed alle riflessioni dei giovani presenti. Il direttore dell’ufficio nazionale per la pastorale degli italiani nel mondo della Fondazione Migrantes , citando un passo del best seller “Il cacciatore di aquiloni”, ha evidenziato come nel settimo comandamento NON RUBARE siano racchiusi in realtà tutti gli altri.
Prendendo poi spunto dalla Lettera a Diogneto “Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono staccati come stranieri”, ha sottolineato come l’uomo è in realtà migrante da sempre e che questo peregrinare oggi è un fenomeno sempre più diffuso, che sta sconvolgendo gli equilibri sociali. Il dato di fatto che oggi 250 milioni di uomini nel mondo sono migranti, camminano per le ragioni più svariate, può essere interpretato da ognuno di noi a seconda di come si è predisposto ad accogliere coloro che spesso consideriamo “diversi”. La loro forza però, ha sottolineato Locatelli, sta nel fatto che “Non sono soli; hanno un grande avvocato che cammina con loro: il Signore”.
L’intervento è stato concluso citando un interpretazione fatta dal card. Martini sulla beatitudine “beati i miti perché erediteranno la terra”: la mitezza rappresenta la vittoria del dialogo sulla sopraffazione, della pace sull’odio, dell’ottimismo sulla prepotenza. “CHI SPERA NEL SIGNORE POSSIEDERA’ LA TERRA”.
Al termine della relazione è stato distribuito tra i giovani un questionario realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale “IL TULIPANO ROSSO”, che si occupa di attività psico-educative” per capire meglio come i giovani si rapportano con i comportamenti violenti, rabbiosi, devianti, antisociali, trasgressivi che contraddistinguono molti di loro e che sono la causa principale degli incidenti stradali, un problema su cui la Tendopoli vuole interrogarsi e interrogare i giovani, alla luce soprattutto dell’intervento in merito che il Papa ha avuto durante la settimana sulla sicurezza stradale svoltasi nel mese di Aprile.
La mattinata è proseguita con i lavori di gruppo nei quali i ragazzi hanno approfondito le tematiche emerse e riflettuto su quanto proposto dal relatore. In serata il Gruppo di Animazione Tendopoli, capitanato dal Dj Giacomo, animerà il secondo Tend Fest proponendo un Karaoke.
Domani è attesa la relazione che sarà tenuta da Don Paolo Giulietti – Responsabile del servizio di Pastorale Giovanile della CEI da titolo “Ho licenziato Dio – gettato un amore per costruirmi il vuoto – nell’anima e nel cuore” (F. De Andrè) . Nel pomeriggio durante l’Atelier ci sarà la testimonianza di alcune consorelle di suor Leonella dell’istituto Suore Missionarie della Consolata uccisa lo scorso anno a Mogadiscio.