Tornarono a Gerusalemme con grande gioia


Questa finale del Vangelo di Luca, rappresenta benissimo la sintesi del messaggio del Vangelo, ci troviamo la storia umana del Messia, passione morte e resurrezione, il riconoscimento della divinità di Cristo da parte dei discepoli, adorazione, e attesa dello Spirito Santo per iniziare la missione testimoniando ciò che hanno visto e vissuto.

Testimonianza che i discepoli  daranno in tutto il mondo conosciuto annunciando il Vangelo, fondando comunità cristiane e irrorandole con il sangue del martirio.

Luca nei primi versetti sottolinea che il vero Messia é il servo del Signore, il Servo sofferente profetizzato da Isaia, e non l'atteso condottiero che, secondo molti ebrei, avrebbe ristabilito il regno terreno di Israele. 

 Inoltre, ci troviamo quello che potremo definire il programma di vita e testimonianza che ogni cristiano, in quanto tale, si trova a dover mettere in pratica: raggiungere tutte le genti per portare  nel  nome di Cristo la conversione e il perdono che il Figlio di Dio ci ha guadagnato attraverso la morte ma soprattutto la sua resurrezione.

Ma siccome Gesù é cosciente che questi "poveri uomini", e quelli che sarebbero venuti dopo di loro, ben poco avrebbero potuto fare con le loro misere forze, li ammonisce dicendo loro che la missione potrà cominciare solo dopo che avrà inviato lo Spirito Santo a  rivestirli di potenza dall'alto e a fornire loro quella forza e quel coraggio necessari per intraprendere il cammino della Chiesa, come nuovo popolo di Dio.

Seguire Cristo richiede un impegno forte e nello stesso tempo facile, se si ha abbastanza fede e umiltà e coraggio da lasciarsi guidare dallo Spirito inviato da Dio, quello Spirito che ci ricorda le cose che Gesù  ha insegnato, che ce le spiega, che ci fa capire la verità tutta intera.

Spirito che ci dà la forza di staccare gli occhi dal cielo in attesa del suo ritorno, e pur orfani della sua presenza, di metterci in cammino sulle strade del mondo per annunciare a tutti la buona notizia :

in principio era il Verbo e il Verbo era Dio, egli si é fatto carne per abitare in mezzo a noi e per noi ha sofferto la passione  e la morte di croce, ma ha vinto la morte ed é risorto per indicarci la via da seguire per arrivare al Padre e rimanere sempre nel suo amore.   

Ovviamente non tutti i cristiani sono chiamati ad andare in giro per le strade del mondo, a fare i missionari, ma tutti sicuramente siamo chiamati a testimoniare la nostra fede in Cristo, nelle nostre case, nei posti di lavoro, per la strada, con gli amici, con tutti quelli che incontriamo.

Ognuno di noi è l’operaio che deve andare a lavorare  nella vigna.

Signore Gesù fa che il tuo popolo, che io stesso, nella gioia della tua amicizia possa far conoscere a tutti gli uomini la grandezza e la bellezza del tuo amore per noi.               

Riccardo


PILLOLE DI SAGGEZZA

La missione del cristiano consiste, sapendosi amato, nell'aver voglia di dirlo. (L'Heureux)

I primi apostoli, gli apostoli immediati degli operai saranno gli operai; gli apostoli dell'industria e del commercio saranno industriali e commercianti (Pio XI)