Dopo il successo di Suor Lucia Scuccia a The voice of Italy 2014, l'Avvenire ha intervistato Claudia Koll. L'attrice, che nel 2011 ha offerto alla Tendopoli una testimonianza della sua conversione, era infatti alla direzione della scuola Star Rose Accademy delle suore Orsoline della Sacra Famiglia in cui la giovane Lucia ha studiato fino ad interpretare il ruolo di Suor Rosa (la fondatrice delle Orsoline della Sacra Famiglia) che si è poi rivelato così importante per la sua vocazione.

In occasione di quella intervista, Claudia Koll, che recentemente ha presentato a Roma La Bottega dell'Orefice, una breve piéce teatrale in tre atti scritta in Polonia nel 1960 da Andrzej Jawen (pseudonimo proveniente dalla letteratura polacca di Karol Wojtyla, allora giovane vescovo di Cracovia) sul tema dell'amore coniugale, ha dichiarato:


«Porteremo La bottega dell’orefice alla Tendopoli di San Gabriele dell’Addolorata e poi a Siracusa, al santuario della Madonna delle Lacrime. È un’opera di grande attualità sul matrimonio e sulla famiglia e abbiamo cercato di renderla con un linguaggio che fonde cinema e teatro, al fine di far risaltare la sorprendente capacità del suo autore di penetrare l’animo umano, soprattutto femminile».

 


L'opera

La bottega dell'Orefice presenta il matrimonio come via alla santità e alla bellezza, via pulchritudinis, strada privilegiata per l’incontro con lo Sposo (Cristo) che prende per noi il volto del consorte della nostra esistenza, ma che non si esaurisce in lui. Si spalanca al contrario su tutto e verso tutti. Tre atti rappresentano tre storie diverse accomunate dalla figura dell'orefice che non prende mai la parola, ma la cui parola veritiera è rievocata nei dialoghi delle coppie.

Nel primo atto, si descrive il rapporto coniugale come unità alludendo al mistero sacramentale del matrimonio. Il matrimonio è sacramento perché, in esso, il segno coincide con il Mistero. Nell'unità degli sposi è presente Colui che rende possibile questa unità. Ciò che non è possibile agli uomini in Dio è possibile. La storia è quella di Teresa e Andrea, uniti nello spirito, separati dalla guerra in cui lui muore.

Il secondo atto parte dall'assunto che l’uomo cerca spesso gli amori dimenticandosi dell’Amore. Protagonista è una coppia in crisi (Stefano e Anna) e l’amico Adamo che sprona la donna a non fermarsi all’apparenza, bensì a guardare il desiderio profondo che alberga nel cuore dell’uomo. Al fondo di ogni amore c’è la nostalgia dello Sposo.

Nel terzo atto viene presentato l'amore come ciò che risana le ferite, ricompone i traumi, riempie le assenze e le mancanze. La storia è quella di Cristoforo e Monica. Lui orfano di guerra, lei segnata da una relazione difficile coi genitori, in cui Cristoforo cerca di aiutare l'amata a superare i suoi traumi e recuperare la figura dei propri genitori.

pL