Migliaia i pellegrini che hanno partecipato alla conclusione della XXXIX Tendopoli.

Questa mattina la solenne celebrazione eucaristica presieduta

dal cardinale Giuseppe Petrocchi.

Al termine, la consueta foto ricordo sulla scalinata del vecchio Santuario.

L’ultimo giorno della Tendopoli si è aperto questa mattina con la tradizionale marcia a piedi dei ragazzi verso Isola del Gran Sasso.

Ad attendere i tendopolisti nel Santuario, al ritorno, l’arcivescovo metropolita dell’Aquila Sua Eminenza il cardinale Giuseppe Petrocchi, che ha concelebrato la santa messa delle ore 11 insieme a padre Francesco Cordeschi fondatore e anima della Tendopoli e ad altri 10 sacerdoti provenienti da tutta Italia. Nel corso dell’attenta e partecipata celebrazione, il cardinale si è rivolto ai giovani invitandoli a lasciarsi sorprendere dagli eventi <<è questa la porta che ci introduce alla saggezza>>. Petrocchi ha incentrato la sua omelia sulla professione perpetua di suor Giulia Cenerini (36 anni), originaria di Pennavilli (Rimini), che proprio in mezzo ai tendopolisti ha <<voluto confermare il suo si definitivo al Signore. Suor Giulia>> ha detto il cardinale <<è una ragazza normale, che aveva fatto prima gli studi linguistici e poi quelli musicali. Una ragazza come voi, con degli amici e un fidanzato. Intorno ai 20 anni ha cominciato a sperimentare il Signore. E in quegli anni la cosa più bella che ha fatto è stata quella di aiutare le madri a non abortire come attivista nel locale Movimento per la vita. Intorno ai 23 anni sentiva forte il desiderio vocazionale e così che ha cominciato a frequentare le Suore Passioniste. Nel settembre 2009 la decisione di entrare in convento e oggi la conferma definitiva di quel sì, sul quale scenderà il sì della Chiesa ad autenticarlo. E’ il Signore oggi, cara Giulia, a dirti “Stai tranquilla, vai avanti!”. >>. E ironicamente l’arcivescovo metropolita ha invitato i giovani presenti a non lasciarsi prendere dalla <<sindrome di sordità vocazionale, che non consente alle vostre orecchie “spirituali” di ascoltare>>. L’invito ai ragazzi a <<a non diventare amministratori unici di voi stessi, ma fate la sua volontà>>.

Petrocchi, al termine della messa, si è unito con padre Francesco Cordeschi ai tendopolisti nella tradizionale foto davanti al vecchio Santuario.

Sceso il sipario su questa XXXIX edizione, padre Cordeschi ha espresso tutta la sua soddisfazione e il suo entusiasmo per questa settimana ricca ed intensa di emozioni. Per i giovani in partenza i saluti non hanno rappresentato un addio, ma un reciproco impegno a ritrovarsi di nuovo insieme per continuare a scrivere la storia della Tendopoli.

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