Un chiesa di periferia, accogliente… per questo Chiesa.
Domenica 29 Gennaio su invito del Parroco Don Nino sono stato per tutto il giorno insieme alle famiglie ed ai ragazzi della sua parrocchia, quella della Sacra Famiglia a Pescara. È stato un momento di grazia nel celebrare al mattino l’eucarestia e si che era un pò di tempo che non ci incontravamo, precisamente da ottobre quando insieme a P.Francesco e ad alcuni ragazzi della Tendopoli (Camilla, Mariangela, Andrea, Simone e Roberto) abbiamo fatto una missione giovani proprio in questa zona periferica di Pescara.
È stato un bel ritrovarsi, insieme al sottoscritto sono intervenute anche le mitiche Mariangela e Camilla e così abbiamo continuato ad intensificare la conoscenza con i ragazzi della parrocchia, con i catechisti mettendoci a disposizione per quel che serviva. Celebrazione eucaristica molto partecipata con una presenza nutrita di ragazzi di giovani e di famiglie.
Ma il bello è stato il ritrovarsi con i ragazzi a pranzo, infatti la parrocchia non dispone di grandi locali, ma per contro dispone di un grande cuore quello dell’essere Chiesa che sa accogliere ed allora eccoci, come è possibile vedere dalle foto che la chiesa si è trasformata in una accogliente mensa.
È stato un momento bellissimo non mi era mai capitato prima di pranzare in chiesa mi sono sentito povero con i poveri e più ricco di umanità è stata una gioia grande con tutti quei ragazzi. Quindi pomeriggio di gare nella palestra tra i vari gruppi per finire in serata ancora in chiesa per un momento di preghiera insieme e per salutarci.
La giornata poi si è conclusa con una riunione con i catechisti ed il parroco ai quali ho presentato il progetto Tendopoli per il dopo missione ed il cammino da fare insieme per aiutare i ragazzi a conoscere sempre di più Gesù nella loro vita.
Ringrazio il Signore perché questa giornata dopo la missione, sta a significare che il progetto che abbiamo intrapreso quello delle missioni giovani ha una sua fattibilità e fa ben sperare per il futuro anche se molto ancora c’è da lavorare e ringrazio anche i ragazzi venuti in missione perché anche dal loro impegno è scaturita questa possibilità di continuità di evangelizzare.
p. Pino