Testimonianze di alcuni dei ragazzi che hanno partecipato all’incontro dei Responsabili svoltosi a San Gabriele nei giorni 24 e 25 Novembre scorsi.

“Sono partita senza indugio”…e il Signore con la Sua Parola, udita nel silenzio e risuonata nella comunione, mi ha parlato. Ho vissuto la convocazione all’ultimo incontro di formazione tenutosi lo scorso 24 e 25 novembre a San Gabriele con il cuore e non con la testa.

La testa spesso ci parla troppo, ci presenta tutti i possibili impedimenti…la famiglia, gli amici, lo studio, la stanchezza; per i quali non ci lasceremmo condurre solo da Lui, abbandonandoci proprio con quel cuore pieno di fiducia in Dio, con la consapevolezza che solo lasciandoci fare da Lui riusciamo a guardare dentro di noi senza giudicare o rivendicare. Sono stati due giorni di Preghiera e Parola. Abbiamo pregato: meravigliosa l’adorazione notturna! il Signore ci ha parlato nel buio della notte, immersi in una silenziosa comunione. Abbiamo ascoltato: speranza e ottimismo nelle parole di Padre Francesco! hanno mostrano che l’unica cosa fondamentale è la profonda e vera fede in Dio; così come le parole di chi cammina con noi in questa grande famiglia. Il confronto e l’ascolto, con Dio e con la comunità, sono indispensabili per proseguire nel nostro andare. Riusciamo a percepire che nonostante le difficoltà e la stanchezza non siamo mai soli.

Ma per attingere a questa forza dobbiamo rispondere al Signore rispettando l’impegno di obbedienza accolto con il nostro sì ad essere Sue sentinelle e testimoni prima che della Tendopoli stessa. Ho assaporato come ogni occasione di formazione e condivisione lascia in noi dei doni. Quello che ho ricevuto in questo incontro è il valore dell’intercessione, il presentare il fratello davanti a Dio. Troppo spesso lo dimentico, la consapevolezza di poter pregare per l’altro affinché possa avere “il mio spesso diritto di accedere alla misericordia di Dio” ha edificato il mio cuore.

Con fede presento a Dio tutti coloro che sono parte di questo percorso, presenti e assenti, affinché Dio ci ricolmi tutti della Sua Grazia. “La strada si fa camminando”. Non possiamo fermarci, Lui guida ogni giorno i nostri passi e lungo il percorso abbiamo tanti compagni di viaggio da chiamare e raggiungere.

Claudia

Partire, fare tanti chilometri, per poi attraversare il traforo e scoprire di non essersi mai allontanati da Casa. Questa è la sensazione che, come me, molti tendopolisti hanno quando arrivano al santuario di San Gabriele ad Isola del Gran Sasso. In quest’occasione ci siamo ritrovati con molti amici (molti altri mancavano) per un incontro di formazione e programmazione al quale sono stati invitati tutti i Testimoni e chiunque svolgesse un servizio all’interno della manifestazione estiva.

Abbiamo iniziato fin da subito con la relazione scritta e spiegata da Padre Francesco che ha ripreso l’esito di quanto discusso durante il sinodo dei vescovi sul rapporto tra i giovani e la chiesa incoraggiandoci, lavorando dapprima su noi stessi e poi in gruppo, a trovare nuove strategie per riuscire a portare il Vangelo a chi è più lontano da Dio, a chi ha perso la fiducia il Lui, e a ravvivare colui che vive una fede tiepida.

Dopo la cena, la notte è continuata con una veglia fino all’alba. Davanti al Santissimo esposto si sono alternati piccoli gruppi di tre o quattro persone illuminando la notte con canti, riflessioni e preghiere e meditando soprattutto su un opuscolo datoci da Padre Francesco in cui erano riportati alcuni scritti di Bohnoeffer che spingevano a riflettere sul ruolo del singolo all’interno della comunità e su quanto la solitudine ed il silenzio possano giovare ad essa. Una frase è stata emblematica ed ha fatto da filo conduttore di tutto l’incontro: “Chi non sa stare da solo, si guardi dalla comunione. Chi non si trova in comunione, si guardi dallo star solo” (D. Bohnoeffer)

La domenica è iniziata con le lodi ed una meritata e abbondante colazione, dopodiché abbiamo condiviso con gli altri tutto quello che il silenzio del giorno prima ci aveva suggerito, portandoci a riflettere sul ruolo che noi testimoni abbiamo nella tendopoli in generale e, soprattutto, nelle realtà parrocchiali, a volte dandoci coraggio e altre volte ammonendoci a vicenda come si fa in una vera famiglia. Da questo bel confronto, ne sono uscite alcune iniziative che poi dovranno essere implementate e messe in pratica.

Dopo pranzo, l’incontro si è concluso con la convocazione della ONLUS alla quale tutti i Testimoni sono invitati ad associarsi. Questo è l’organo della Tendopoli che decide, opera e realizza tutto l’anno tend al quale ho deciso anch’io di iscrivermi sicuro di poter dare un piccolissimo contributo e per il quale invito tutti i tendopolisti ad avere un’intenzione di preghiera.

Dio è Grande #accendilasperanza!

Gianluca