Testimonianza sulla “notte bianca” di Trodica

Va di moda in questi  ultimi tempi  la “NOTTE BIANCA“, come iniziativa che, con eventi culturali e musicali, pubblicizza la città che la organizza. L’intento su cui ci siamo basati noi per questa Notte Bianca, forse meno appariscente e modaiolo, è stato quello di trovarci nella preghiera personale e cantata.

E’ stata per noi del gruppo Tend una Notte Bianca veramente speciale perché abbiamo visto un afflusso di gente nella Chiesa soprattutto di giovani, è stato come essere una grande famiglia, tutti accomunati nel pregare il Signore.

 

Molti di noi del gruppo sono andati in giro per le strade notturne sommerse da giovani allegri, spensierati e a volte si sono presi “porte in faccia” ma altri ragazzi sono riusciti a seguirci e ad entrare in Chiesa.

Esperienza meravigliosa è stata quella di Padre Alessandro e il nostro Capogruppo Riccardo che in giro per Trodica hanno incontrato ragazzi non sobri che li hanno sbeffeggiati e invece di trovare sconforto abbiamo capito quanto è bello perdere la faccia per il Signore, e perciò lo abbiamo ringraziato.

La notte non è stata semplicemente un punto di partenza ma il culmine di un percorso iniziato con il ritiro spirituale la settimana precedente (1/2 Marzo) quando Padre Francesco, che purtroppo non è potuto essere con noi durante la Notte Bianca, ci ha preparati, ci ha dato lo spirito di squadra e il modo di accogliere gli altri in preghiera.

In questi due giorni di continue domande, risposte e preghiere, Padre Francesco ci ha consigliato anche di lasciare da parte il superfluo, tutto ciò che ci distoglie dal contatto con il Signore e vi posso giurare che non è stato facile, soprattutto quando ci ha consigliato di non ascoltare la musica.

Durante la settimana ci siamo divisi i compiti, alcuni in segreteria per occuparsi della parte organizzativa (volantini), altri hanno pensato a come organizzare la serata (canti, preghiere), altri hanno pensato ad addobbare la Chiesa in modo da rendere più accogliente il luogo di incontro con Gesù.

La Chiesa durante la notte tra Sabato 08 e Domenica 09 Marzo era bellissima.

Sopra il portone c’era uno striscione con scritto “UNA LUCE NELLA NOTTE” e in terra due focolai accesi e dei ragazzi del nostro gruppo pronti ad accogliere chiunque venisse a salutare il Signore.

All’interno della Chiesa il fedele ha trovato un ambiente accogliente: un tappeto rosso, all’inizio del quale c’era un cartellone con scritto “SPOGLIATI DI TUTTO E RIEMPITI DEL SIGNORE“, un paio di scarpe e uno zaino che simboleggiavano il denudarsi (scarpe) da ciò che è materiale per rimanere con l’anima (zaino) da donare a Dio in quei minuti, alla fine del tappeto, davanti all’altare, c’erano acqua, pane e luce simboli eucaristici e dei fogli per scrivere dei pensieri qualora si volesse.

Ma il simbolo più bello e significativo era la tenda nella quale era posta la Croce, simbolo dei sacrifici e soprattutto una Croce non fisica, appesa sui muri delle nostre case, delle nostre Chiese, ma la Croce che è dentro di noi, che ci accompagna ogni giorno e si trova dentro la tenda, luogo in cui Dio è con Noi, luogo in cui siamo tutti protetti.

La serata a livello spirituale è iniziata con alcuni ragazzi del gruppo che percorrendo il tappeto si sono fermati davanti al Santissimo esposto e hanno acceso ognuno una candela, simbolo di quella luce che invade i nostri cuori e ci permette di affrontare le difficoltà che intralciano il nostro Cammino verso Dio.

La serata è proseguita fino alla fine con una preghiera spontanea caratterizzata dai tre momenti: Lode, Ringraziamento e Perdono; e Padre Alessandro che ha concluso la serata nella sua ultima ora con una preghiera preparata da lui stesso ed infine la benedizione.

E’ stata dura come serata ma la volontà di stare con Dio e aiutare gli altri a conoscerLo ci ha dato la forza per affrontarla al meglio.