Il messaggio di Benedetto XVI per la XXII Giornata Mondiale della Gioventù (1 aprile 2007)

Come ogni anno, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno si celebra a livello diocesano, Sua Santità Benedetto XVI ci offre un messaggio che è, allo stesso tempo, di esortazione all’impegno, e di fiducia nell’amore di Dio

Già nel tema, “Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv. 13,34), si capisce come l’Amore sia la spinta propulsiva che aiuta l’uomo, e soprattutto il giovane, nel suo cammino di vita. Lo scopo del messaggio è quello di ravvivare, in ognuno di noi, la convinzione che l’amore è possibile, e l’esortazione ad avere “fiducia nell’amore vero, fedele e forte; un amore che genera pace e gioia” deve diventare uno dei cardini su cui poggiare la nostra vita di fede.   

La scoperta di questo amore è basata su tre punti chiave:

  1. Dio è sorgente dell’amore. Non solo Dio ci ama, ma è Lui l’Essere stesso dell’amore;
  2. La croce di Cristo rivela pienamente l’amore di Dio. Solo in Cristo, vero Dio e vero uomo, si può conoscere l’amore in tutta la sua completezza. Grazie al sacrificio di Cristo, nessuna vita può dirsi inutile, perchè tutti siamo amati da Lui personalmente, di un amore senza limiti;
  3. Amare il prossimo come Cristo ci ama. Per manifestare questo amore di Dio, abbiamo vari ambiti in cui operare e portare questa “rivoluzione“: la Chiesa, nostra “famiglia spirituale“, e ancor di più il gruppo tend, cui apparteniamo e di cui siamo parte viva e vera. Un altro ambito riguarda il nostro futuro, che può essere la vita che si sceglie di vivere con un’altra persona, il cammino intrapreso con l’altro per giungere alla piena realizzazione dell’amore che si fonde, e da due persone diventa Uno; oppure la scelta di vita consacrata, o del sacerdozio, in modo da essere esempio e guida per chi non ha ancora le idee chiare. Il terzo ambito investe la vita quotidiana, il portare l’Amore in tutti gli ambienti che frequentiamo, come la scuola, il lavoro, la famiglia. L’importante è “coltivare i propri talenti… per aiutare gli altri a crescere“.

In ultima analisi Benedetto XVI ci invita ad approfondire la dottrina sociale della Chiesa, per essere ispirati dai suoi principi. Per concludere, cerchiamo di raccogliere l’invito del papa, e portare l’amore a chiunque ne abbia bisogno, perchè “L’orizzonte dell’amore è davvero sconfinato: è il mondo intero!“. Dunque, come vediamo, nessuno è autorizzato a chiamarsi fuori, perchè nella costruzione del regno di Dio c’è lavoro per tutti.