COMUNICATO STAMPA N. 7

Quarto giorno della Tendopoli. Relatori della giornata mons. Claudio Giuliodori
e Lorenzo Lattanzi presidente dell'AIART
In serata, dopo un pomeriggio interamente dedicato ad un percorso di spiritualità, la tradizionale Via Crucis nel piazzale del Santuario. Domani la conclusione
con la Festa dei giovani e la santa messa presieduta dal cardinale Angelo Comastri

Dopo l'intervento di ieri di Meluzzi, oggi i tendopolisti hanno ascoltato la relazione "Giovane getta le reti non cadere nella rete" di mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata e Presidente della Commissione episcopale Cultura e comunicazioni sociali e Lorenzo Lattanzi, presidente dell'AIART (Associazione Spettatori, nata oltre 50 anni fa dall'Azione Cattolica).

«Giovane getta le reti, non cadere nella rete. Da spettatore a protagonista. Questo il tema da affrontare- così ha esordito mons. Giuliodori – Vi offro delle provocazioni raccolte nella stampa di queste ultime settimane. La prima:Fb rende stupidi. Davvero la rete ci rende più autonomi, liberi, capaci di conoscere la realtà? Ci sono analisi dettagliate che dimostrano che la rete è il nuovo mondo con cui alcune agenzie controllano la società e i meccanismi di sviluppo del sistema sociale sempre più globalizzato. Questo significa che qualcuno ci guadagna, si determinano e inducono bisogni, costituiscono un aggancio commerciale formidabile in un mondo globale, e non ne siamo consapevoli. La seconda provocazione: la rete è un’immensa enciclopedia dove possiamo aumentare la nostra conoscenza. Ma si pone il problema dell’attendibilità delle fonti e della loro veridicità, soprattutto sul fronte delle questioni morali, etiche. Si pone il problema dell’autenticità della gerarchia delle fonti. Abbiamo tutto sottomano ma nessuno ci guida e possiamo smarrirci. Terza provocazione. I social network sono un prolungamento delle relazioni reali. Normalmente sono un’estensione di quelle che sono i rapporti già consolidati. Non è così vero che internet sia il luogo dell’isolamento, della separazione dalla vita. Chi è solo nella vita lo è anche in internet, chi è in relazione nella vita lo è anche in internet. Internet pone delle fondamentali questioni non solo etiche ma anche antropologiche, di identità, del nostro essere nel mondo, del nostro costruire relazioni autentiche. Internet può banalizzarle o farle crescere. Se siamo vigili e attenti nell’uso della rete, è uno s strumento prezioso per far crescere le nostre relazioni, se lo subiamo ha una capacità esponenziale di sviluppare le tendenze negative. Ultima provocazione: oggi abbiamo la straordinaria possibilità di essere sempre connessi. In questa realtà qual è lo spazio del nostro respiro interiore?Non è necessario staccare la spina ed elogiare il silenzio, non perripiegarsi in se stessi prigionieri del proprio isolamento ma per respirare di qualcosa di più grande, di un dialogo e di una rete-altra. Allora – ha chiesto ad un'attenta platea il vescovo di Macerata – in quali reti possiamo confidare? Sapete quali sono le parole più cliccate sul web? Dio e sesso Sono i due grandi termini di un'unica questione, anche in rete uomo e donna cercano ciò che è decisivo per la loro esistenza: l’amore. Che ha una sua origine e la ricerchiamo in Colui che è il fondamento dell’amore, Dio. Quindi non due termini opposti ma complementari. L’amore nella sua sorgente che è Dio e nella sua forma più immediata che rende complementari uomo e donna, come ricorda BXVI nell’enciclica Deus caritas est. Quindi la prima rete dove dobbiamo riprendere a muoverci è quella dell’ amore di Dio, in cui eros e àgape si ricompongono. Se voi giovani siete qui, a San Gabriele, è perché anelate all’amore di Dio. Anche Gesù parla di rete: vi farò pescatori di uomini, sulla tua parola getteremo le nostre reti. Una rete che non ha una parola, che non ha la Parola che guida diventa un mare dove si naviga a vista e dove si rischia di perdersi. Oggi il compito di gettare le reti è della Chiesa, che ci ricorda come le tecnologie siano un segno dei tempi se le viviamo da protagonisti senza subirle, e per i cristiani anche la rete è uno spazio fecondo per annunciare il Vangelo».

A mons. Giuliadori, è seguita una proiezione in power point curata dal Presidente dell’ AIART Lattanzi per dare contezza ai giovani dei pericoli dei social network e di come tutelarsi, ma anche delle grandi risorse che ci offrono se le usiamo con intelligenza.

Il pomeriggio sarà invece completamente dedicato ad un approfondimento del proprio cammino spirituale attraverso il silenzio ed il deserto cui si accompagnerà la festa della riconciliazione seguita dalla messa e dalla tradizionale Via Crucis nel piazzale del Santuario, animata dai ragazzi.

Domani la Tendopoli chiuderà con la Festa dei giovani. In mattinata la marcia a piedi verso Isola e alle 11.00 la messa presieduta dal cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano; poi, come tradizione vuole, la foto ricordo davanti al vecchio Santuario. Nel pomeriggio alle ore 14.00 i saluti con il gruppo di animazione della Tendopoli.

La Tendopoli potrà essere seguita quotidianamente anche on line, attraverso il sito internet www.tendopoli.it.

Nel corso della Tendopoli sarà possibile visitare presso il Santuario di San Gabriele la mostra fotografica curata da Gabriele Fabri “Il mondo di Federica”, per ricordare Federica Moscardelli, giovane tendopolista morta sotto le macerie del terremoto dell’Aquila. Passione, musica, semplicità, rarità, allegria, purezza, sincerità, forza, speranza, particolarità, gioia, solarità, sono solo alcuni dei fotogrammi raccolti nella mostra. Scatti che testimoniano le varie sfaccettature del temperamento gioioso e aperto agli altri di Federica, quel prossimo che ha aiutato come volontaria nella Croce Bianca, come testimone di fede tra i giovani della Tendopoli e in parrocchia, come forza e speranza fra gli amici, i tanti amici che nonostante i mille impegni certamente non trascurava.

 

Programma:

Sabato 25 agosto

– ore 9.30 marcia a piedi Isola – San Gabriele.
– ore 11.00 Santa Messa presieduta dal cardinale Angelo Comastri
– ore 14.00 saluti con il gruppo di animazione della Tendopoli.