Isola del Gran Sasso. Terzo giorno della 25° Tendopoli di San Gabriele (23-27 agosto). Ieri sera grande successo dei Gen Rosso (movimento dei Focolari), in concerto per la pace. Molto intensa l’odierna relazione del vescovo di Palestrina, Domenico Sigalini, vice assistente nazionale di Azione Cattolica. Stasera (ore 21), Tend Fest con con DJ Giacomo ed il concorso per cantautori Follband dell’Associazione italiana Amici di Raul Follerau. Domani (ore 9.30) relazione di don Dino Liberatore. Nel pomeriggio, deserto e festa della Riconciliazione. Alla sera, Via Crucis notturna nel piazzale. Foto, notizie, interviste e comunicati stampa sul sito internet www.tendopoli.it.

Due ore di musica e spettacolo intensi, toccando diversi generi, dal pop alla dance e con coreografie tanto suggestive da coinvolgere tutti, sia i tendopolisti, sia i tanti spettatori saliti appositamente al santuario di San Gabriele per assistere all’evento. E’ stato memorabile, il concerto per la pace dei Gen Rosso (gli artisti della Generazione Nuova, rappresentanti del movimento dei Focolari nel mondo). Quando sono partite le note di “Resta qui con noi”, la canzone-preghiera che ha chiuso lo spettacolo, nel piazzale tutti si sono presi per mano, formando in cerchio una lunghissima catena umana che cantava all’unisono invocando il Signore. Un momento suggestivo, guidato da padre Francesco Cordeschi e chiuso dalla recita in coro del Padre Nostro. “Ringrazio i Gen Rosso per averci onorato della loro presenza, piantando simbolicamente le loro tende in mezzo alle nostre e rendendo ancora più speciale questa intensa giornata – ha detto commosso padre Cordeschi, anima e fondatore della Tendopoli -. Personalmente, da venticinque anni aspettavo questo momento, da quando ero un giovane fraticello. Tutti noi li aspettavamo, perché conosciamo bene il valore e l’impegno di questi giovani, che girano il mondo portando ovunque i segni della loro fede in Cristo. Eravamo certi che il loro esempio e la loro testimonianza avrebbero rappresentato, per i nostri giovani, un arricchimento ed uno sprono ad essere, con rinnovato vigore, veri testimoni del Signore”.

Grande era l’attesa per la sua relazione (ore 9.30) e monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina e vice assistente spirituale nazionale dell’Azione Cattolica, non ha deluso le aspettative dei presenti. Ai tendopolisti ha detto: “La croce è dolore, però porta dietro si sé un amore senza fine. La croce è proprio lo strumento per far vedere che esiste un amore senza riserve. Se io devo vivere una vita di difficoltà ed ho da affrontare dei sacrifici, devo vedere le motivazioni che ho alle spalle, Più approfondisco le motivazioni, più affronto i sacrifici con maggiore consapevolezza, serenità. Farò ugualmente fatica, ma almeno saprò per che cosa sto vivendo”. Sull’amicizia: “Stabilite sempre relazioni di amicizia vera. Vivere fino in fondo l’amicizia è il primo passo per una verra testimonianza cristiana. Dentro l’amicizia però dovete essere voi stessi, dovete essere uno che ci crede. Solo allora gli altri capiranno perché gli siete amici. Io non devo esserti amico perché voglio annunciarti il Vangelo. Ti sono amico perché ti voglio bene, però tu sappi che il bene che ti voglio mi viene dal cuore, è una verità”. Sui movimenti ecclesiastici: “I movimenti ecclesiastici hanno un ruolo molto interessante, che è quello di tenere movimentata la vita del giovane. Il movimento ogni tanto inventa qualcosa e riesce a prendere, si può dire per strada, alcuni che non reggono il passo, che al catechismo non vogliono andare, ma sentono ugualmente l’esigenza di arrivare a Cristo. Il problema è sempre quello di mettersi in comunicazione con la Chiesa”. Sulle GMG: “Nell’ultima GMG ho trovato almeno tre differenze. La prima è rappresentata dalla presenza di un nuovo Papa: una persona dolcissima, che ti strappa il cuore. Non è capace di far battute, però sa andare dritto al cuore delle cose che vuol dire e non lascia spazio a fraintendimenti. La seconda è che ho visto un’attenzione molto più alta alla catechesi, i giovani hanno voglia di sentirsi dire le cose chiare. Terzo, un mare di giovanissimi: vuol dire che i giovanissimi, che non sono di nessuno, non hanno nessuno che li segua e questo ci carica ancora più di responsabilità, perché siamo chiamati a trovare noi spazi per loro”.

Nel pomeriggio (ore 15) un momento di riflessione con “il Vangelo ed il Corano a confronto”.  In serata (ore 21) il Tend Fest con DJ Giacomo ed i cantautori del concorso Follband dell’Associazione italiana Amici di Raul Follerau.
Domani (ore 9.30) la relazione di don Dino Liberatore. Il tema è tratto dalle parole di Papa Benedetto XVI, pronunciate quando ancora non era pontefice: “L’uomo è stato creato in funzione dell’amore. Esiste per perdere se stesso, per far dono di sé (Ratzinger)”.  Nel pomeriggio, il Deserto e la festa della Riconciliazione (ore 15) che aprono la strada alla suggestiva Via Crucis notturna (ore 21.30) nel piazzale antistante il Santuario.

Isola del Gran Sasso, 25 agosto 2005
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