Misericordia è il nome del nostro Dio”

di padre Roberto Cecconi

(docente presso l’Istituto Teologico di Ancona)

<<Carissimi ragazzi misericordia è il nome del nostro Dio. Misericordia è una parola che contiene in se il vocabolo cuore. Significa il cuore di Dio aperto e spalancato sul misero, su ciascuno di noi. Dio si presenta come colui che abita con noi. Un Dio che vede, scruta la nostra storia e poi scende per intervenire a nostro favore. La tenda che Dio pianta in mezzo al suo popolo è il simbolo di un cuore aperto sulla miseria di un popolo in cammino, segnato dal peccato.

Dio non abita in mezzo a noi solo a livello spaziale, ma vuole una comunione che non sia solo abitare insieme come isole, ma vuole una comunione di cuore. Vuole che noi lo raggiungiamo: un solo sentire, un solo patire. L’amore del Signore è così grande. Dio non ama soltanto il suo popolo, ma tu gli esseri umani a qualsiasi cultura essi appartengano. La misericordia di Dio è per tutti.

Quando Mosè chiede a Dio di vedere il suo volto, Dio gli fa vedere le spalle. Il volto lo vedremo con Gesù. E’ Gesù il volto di Dio che si rende presente nella nostra storia. Gesù significa il Signore salva. E’ il segno visibile di un Dio che vuole salvarci, renderci persone nuove. Gesù è la tenda di Dio piantata in mezzo a noi. Quel cuore di Gesù squarciato sulla croce è la tenda di Dio piantata in mezzo al mondo. Gesù aveva una simpatia particolare per i peccatori, sapeva stare con loro.

Non c’è peccato o situazione di melma che possa impedire di seguire Gesù. Lui ti chiama comunque. Puoi seguirlo. Anche i discepoli dopo che lo hanno seguito sono caduti. Pietro lo ha rinnegato per tre volte, gli altri sono fuggiti tutti e lo hanno abbandonato. Il peccato non è impedimento a seguire Gesù, purché cadendo ci si rialza. I nostri limiti sono una benedizione, dobbiamo ringraziare Dio per i nostri limiti che ci tengono un po’ bassi, umili. Gesù ha una misericordia particolare verso una caratteristica del nostro mondo: l’ignoranza. L’ignoranza chiude ai valori veri, alla bellezza. Gesù sa che il primo passo verso la fratellanza è sconfiggere l’ignoranza. La parola di Dio è a nostra disposizione. La misericordia di Gesù si estende a tutti gli ambiti della nostra vita. Gesù si preoccupa di tutto. Non abbiate paura a raccontargli tutto. Se c’è un luogo, un contesto in cui la misericordia di Gesù si rivela al sommo grado questo luogo è la passione. E allora ragazzi vi invito a sostare di fronte alla parola di Gesù perché la vostra vita possa riprendere anche dopo la caduta. La preghiera va intesa come quattro chiacchiere con Gesù, come se stessimo parlando ad un amico. Questa è la preghiera. Un dialogo, un ascolto, un parlare a tu per tu.

La misericordia va vissuta nella vita di tutti i giorni, più che misericordia si tratta di compassione (patire con). La famiglia è la comunità nella quale patisco con (genitori, nonni… ). La capacità di costruire, inizia adesso, dando del proprio all’interno della famiglia da subito. Si inizia alla larga a diventare responsabili.

Siamo tutti peccatori. Quando qualcuno ha sbagliato nei miei confronti, qual è il mio atteggiamento? Chiusura o patire con?

Se voglio vivere una vita gioiosa dobbiamo aprirci alla relazione, alla compassione, alla simpatia (stare con). Stare anche con chi ci fa tribolare>>.