Questa è stata la mia prima Tendopoli. Fino a qualche mese fa non credevo possibile che potesse trasmettere così tanta forza, fin quando arriva il 9 agosto, il giorno tanto atteso, e finalmente si parte . Durante il viaggio mille erano i pensieri che mi frullavano per la testa, l’ansia era alle stelle, ma in cuor mio sapevo che in quei giorni sarebbe accaduto qualcosa di importate per  migliorare  la mia vita. Ora posso dire che durante la Tendopoli ho scoperto parti di me che non pensavo esistessero, altre che volevo nascondere e ho imparato ad essere me stessa. Quest’esperienza è stata per me un dono fatto da Dio che mi ha permesso di fermarmi a riflettere su di me, su diverse problematiche della mia vita, su quanto siano importati la Riconciliazione, l’Eucaristia e l’incontro con Gesù nella vita del cristiano.  Quale cosa più bella di questa per una persona che prima andava a Messa senza ricevere il sacramento della Comunione? Sono immensamente felice di aver preso parte a questa Tendopoli e sono certa che se Dio vuole ce ne saranno altre in futuro (Dio vuole sempre ) . Vorrei concludere  ringraziando le mie capogruppo  e i miei amici che mi hanno spinta a provare quest’esperienza che con loro è stata ancora più emozionante, al punto di iniziare il conto alla rovescia già dal giorno in cui sono tornata.

Carmelina

Quest’anno è stato un anno pieno di emozioni: ho vissuto un’esperienza che non si può definire straordinaria o bellissima perché va oltre tutto ciò che la gente potrebbe immaginare, la mia prima Tendopoli. Fino all’anno scorso pensavo che era sì un’esperienza bella ma non pensavo così tanto; infatti una mia amica, che aveva partecipato l’anno prima, mi diceva: “Dai andiamo in Tendopoli, è una bellissima esperienza. Ci divertiamo!”. Grazie a lei, la quale voleva arditamente che io vi partecipassi, ho partecipato a questa occasione e la ringrazio tanto. Durante i cinque giorni mi sono ricordato di ciò che aveva detto e mi sono reso conto che era tutto vero. Sono stati giorni pieni di ansia, gioia, divertimento e credo che mi siano serviti a tanto; all’inizio mi facevo un sacco di “problemi” (uno dei tanti era che non sarei riuscito a farmi delle nuove amicizie) ma alla fine, dopo aver preso coraggio, tutte le preoccupazioni sono svanite. Ho conosciuto persone bellissime e ho capito che nel mondo ci sono ancora persone di questo tipo. La Tendopoli, come ho ben notato, non agisce solo sull’aspetto religioso, ma anche su altro: per esempio ho mangiato i cetrioli e il formaggio nella pasta che disgustavo da sempre, ho imparato cos’è il lavoro di gruppo, com’è vivere nella precarietà, cos’è la misericordia di Dio, a non aver paura ad esprimere la mia opinione agli altri e a credere di più in me stesso e nelle mie forze. L’anima della Tendopoli, come al solito, ha ravvivato tutto: Padre Francesco è un grande uomo pieno di forza stupenda e capace di comprendere qualsiasi ragazzo in difficoltà e di dargli dei consigli per fare meglio. Ma purtroppo come ogni cosa bella prima o poi doveva finire ed ognuno è ritornato alla sua vita quotidiana; mi è dispiaciuto lasciar quel posto ma poi mi sono rassegnato e confido nella speranza di ritornarci l’anno prossimo. La cosa che mi resterà nel cuore per sempre è l’ultimo giorno, il sabato, quando abbiamo fatto la marcia con gli striscioni verso Isola del Gran Sasso e quando di pomeriggio ci si scriveva sulle magliette le dediche … e poi il saluto agli amici e a San Gabriele.   Ora dico a tutti coloro che disperano: “SPERA NEL SIGNORE. SII FORTE!”

Cristian

Quest’anno ho vissuto la mia seconda tendopoli e credo che più si vada avanti negli anni, più Tendopoli si vivano, più quest’esperienza diventi bella ed emozionante. Ma partiamo dal principio: da quando iniziai a partecipare due anni fa al gruppo Tend di Potenza, mi interessai alla Tendopoli; mi travolse subito l’entusiasmo di Padre Francesco, assieme a quello delle mie due capogruppo, e quindi l’anno scorso decisi di fare questa esperienza: non credo di aver preso decisione più giusta in vita mia! Ho davvero provato delle emozioni stupende e ho legato con molte persone che ho scoperto essere speciali; ma la cosa più importante è che grazie a quest’esperienza ho capito che abbiamo bisogno di avere Dio nel cuore.
Quest’anno la Tendopoli è stata più bella dell’anno prima: ho conosciuto tante altre persone fantastiche e ho avuto la possibilità di avere un incontro molto ravvicinato con Dio, in modo particolare durante il deserto: ero io, da sola, che parlavo con Lui, i miei pensieri e i miei sentimenti erano messi a nudo davanti a Lui, gli esponevo tutti i miei problemi, fidandomi del fatto che Lui mi avrebbe aiutata. Un altro momento in cui mi sentivo a stretto contatto con il Signore era quando scendevamo nella cripta di San Gabriele: non so cosa abbia quel posto, ma lì riuscivo a pensare meglio, riuscivo a fare chiarezza sui miei dubbi e mi sentivo in pace con me stessa.
Prima della Tendopoli non avevo capito che importanza avesse Dio nella mia vita, non avevo capito che Egli è con noi tutti i giorni, in ogni piccola cosa, in ogni azione che compiamo.
La cosa per cui ringrazio le mie due capogruppo è per avermi fatto partecipare a questa esperienza, che nonostante la stanchezza, le poche ore di sonno, il freddo e la pioggia, mi ha cambiata totalmente, ha cambiato il mio modo di vedere le cose e mi ha fatta crescere. É diventata la mia seconda casa.

Erika