Uno scriba, un uomo della TORAH, della LEGGE, sicuramente diverso da altri, che hanno incontrato Gesù, fa al Maestro una domanda fondamentale: qual’ è la cosa più importante da fare, da seguire per vivere “ bene ” ? Gesù risponde indicando la preghiera fondamentale d’ Israele, lo “SHEMA ISRAEL” , cioè ASCOLTA ISRAELE.

Questa preghiera doveva essere ripetuta più volte al giorno da ogni pio israelita, proprio perché è fondamento stesso del suo legame con il Dio dei padri. È una bellissima preghiera che recita:

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi sono i precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

Gesù partendo da questa preghiera, ma al tempo stesso comandamento, risponde allo scriba attualizzandola, associando all’amore per il Signore anche l’ amore verso i fratelli.

Questa verità é così radicata nell’insegnamento di Gesù, e così ben recepita dai discepoli, che l’apostolo Giovanni nella sua prima lettera scrive: Se uno dicesse: – io amo Dio -, e odiasse suo fratello, egli è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da Lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.

Da qui possiamo capire come l’amore verso Dio, si realizza amando i fratelli, il nostro prossimo, cioè la moglie, il marito, i figli, i genitori, i suoceri, i parenti, gli amici, e tutti quelli che incontriamo nella nostra vita e che hanno bisogno di noi, del nostro aiuto. La parola “prossimo” sta proprio ad indicare quelli che ci stanno vicini. Quelli che percepiamo come bisognosi del nostro aiuto.

Grande è l’impegno che questo comandamento del Signore ci chiede: trasformare il nostro egoismo in altruismo, questa è la conversione più grande che si possa fare, ma è anche l’unica strada che porta al Regno dei Cieli, è la strada maestra che porta al Monte delle Beatitudini. Lungo questa strada, Gesù ci chiede di seguirlo: prendete la vostra croce ogni giorno e seguitemi.

Chiediamo al Signore, di starci vicino, di aumentare la nostra fede e prenderci per mano, affinché in sua compagnia il nostro coraggio sia più forte, così da poterci liberare dalle catene dell’egoismo, per acquisire la libertà dei figli di Dio ed essere disponibile all’amore e al servizio del nostro prossimo, dei nostri fratelli.

Riccardo


PILLOLE DI SAGGEZZA:

L’amore di Dio ci toglie il nostro io, ma solo per aprirci, per farci piu’ grandi (Jean-Marie Perrin)

Il giorno in cui la gioia degli altri diventa la tua gioia, e il loro dolore diventa il tuo dolore, allora potrai dire di amare. (M. Quoist)