Gesù disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!».


Questo brano di Luca ci mostra il grande amore che Gesù ha verso di noi, suoi fratelli. La prima cosa che notiamo è : il Signore fu preso da grande compassione per lei.

Gesù nel suo immenso amore non può rimanenere indifferente verso questa povera vedova, a cui la vita toglie anche l’unico figlio. Forse questo è l’unico caso nei racconti dei miracoli compiuti da Gesù in cui non c’è un implicito o esplicito riferimento alla fede del richiedente l’intervento di Gesù. In questo racconto a me sembra di vedere una profezia o se volete un’anticipazione di un altra scena che avverrà più avanti  nel racconto evangelico.

Ci sarà un altra vedova che vedrà morire il suo unico figlio: Maria la Madonna, la vedova del suo sposo Giuseppe e Gesù il suo unico figlio.

Anche in questa occasione ci sarà la restituzione del figlio alla madre, anche qui ci sarà la resurrezione. La diversità sta nel fatto che il bambino di Nain risorge ma un giorno tornerà a morire, il Signore Gesù risorgerà per sempre. Perchè come dice la la liturgia : la morte e la vita hanno ingaggiato una strana lotta: l'autore della vita muore, ma tornato alla vita regna.

Sembra quasi che Gesù rivolgendosi alla madre del ragazzo di Nain, si rivolga anche a sua madre, Madre non piangere, questa separazione è solo temporanea.

Altra curiosità di questo brano sono le parole che Gesù usa per compiere il miracolo: ragazzo, dico a te, alzati. La frase è la stessa usata nella resurrezione della figlioletta di Giairo : Fanciulla io ti dico alzati.

Sembra quasi che nel levarsi, nelll'elevarsi  sia la principale dignità della persona, quello stare in piedi, in modo da poter guardare gli altri diritti negli occhi, per poter entrare in relazione con i fratelli, e rivolgersi a Dio da amico e non da schiavo.

Faccia a faccia è l’unico modo di essere in relazione, di essere in comunicazione, senza avere nulla da nascondere, senza timore di nascondere i propri sentimenti.

Riccardo

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PILLOLE DI SAGGEZZA :

Il Padre celeste non si stanca mai di usarci misericordia, a noi il compito di essere disponibili a riceverla con un cuore penitente e fedele. (Anonimo)

La resurrezione di Gesù dà un senso all'intero universo e a ciascuna delle nostre vite. (Patriarca Atenagora)