Riceviamo e pubblichiamo questa lettera, relativa all’incontro testimoni del 2009…

Carissimo P. Francesco ,

ti scrivo per ringraziarti dell’incontro dei testimoni.  Sono stati due giorni intensi, faticosi, ma utili alla mia vita. Nella tua relazione, che è stata per me motivo di profonda riflessione, hai dato risposte tanto urgenti quanto necessarie alla mia vita. Ti ringrazio che mi hai fatto capire,  che  le sofferenze Dio le permette per una nostra maggiore maturazione,e che nulla è più necessario  che avere la certezza della strada che si sta percorrendo:anche zoppicando si può camminare. Tutte le volte che mi lamento, che critico, che butto la spugna tradisco il Signore Ho però ancora molti dubbi, alcuni personali altri che sono venuti fuori chiacchierando con i miei amici durante l’incontro.

So bene che la preghiera deve essere la caratteristica evidente e concreta del testimone, ma, ti confesso, spesso non riesco ad essere fedele al Signore in questo: il lavoro, lo studio, sempre di fretta,e mi sono “consolata” perché tanti testimoni non riescono a praticare la Liturgia delle ore quotidianamente …. però magari ci impegniamo nei gruppi, in parrocchia( almeno io cerco di farlo),e quindi non devo pensare di essere un buon testimone perché magari prego e parlo con il Signore un po’ ” a modo mio?”

C’è poi un’altra cosa -e chiudo, scusa se approfitto della tua pazienza- che mi ha impressionato. Cerco sempre e comunque di seguire il magistero e la parola del Papa, anche quando magari non la condivido in pieno, ma so che devo essere fedele alla Chiesa, però ho sentito delle perplessità su determinate posizioni del Papa e/o dei Vescovi. Sono disorientata perché queste critiche vengono da chi, scegliendo di fare il passaggio a testimone, ha fatto una scelta di campo di essere dentro una storia senza se e senza ma (come tu ci ripeti spesso)… e anche se so di procurarti un dispiacere, mi hanno sorpreso certe critiche sotterranee anche alla Tendopoli verso alcune persone che si impegnano “troppo” e verso altre che si impegnano “poco”: come è possibile che accada questo? La tendopoli è la mia strada maestra verso il Signore, e non vorrei vedere o sentire cose che mi fanno pensare a tutto tranne che all’esistenza dell’Amicizia in Dio che deve unirci.

Scusami se mi sono permessa di sottolineare queste ombre, ma vorrei davvero una parola di conforto e soprattutto di chiarezza da parte tua. Lodo ogni giorno Dio che nella Tendopoli nonostante qualche nube il sole brilla e ci riscalda. Grazie anche a te. Spero mi risponderai

S.

P. FRANCESCO HA AVUTO L’AUTORIZZAZIONE DELL’AUTRICE A PUBBLICARE LA SUA LETTERA SUL SITO, E LE RISPONDERA’ SUL PROSSIMO NUMERO DEL GIORNALE, IN UNA SUA NUOVA RUBRICA