Intervista a p.Luigi Vaninetti, relatore durante la prima giornata della Tend

P. Luigi Vaninetti, Consultore generale dei Padri Passionisti

T. Quale è il rapporto tra la perfetta disobbedienza di Gesù e noi oggi?

La perfetta disobbedienza di Gesù perché? Perché in una disobbedienza ai suoi genitori che ha creato conflitto c’è stata l’opportunità di una riformulazione della propria identità e di quella dei genitori. Cioè prendere coscienza che la volontà di Dio, i progetti di Dio stavano al di sopra di lui nell’accettazione e nella sopportazione delle verità divine e per i genitori la comprensione che il figlio non era di loro proprietà e che quindi anche le loro attese erano sotto il progetto di Dio. Con un salto più brusco alla realtà moderna il messaggio che volevo trasmettere è che in una situazione di conflitto generazionale tra figli e genitori e se vogliamo in un contesto di conflitto relazionale di vivere questa difficoltà come un’occasione di crescita di maturazione altrimenti diventa devastante e genera irrimediabilmente conflitto.

T. Un consiglio pratico da dare ai genitori e i figli per superare il rapporto spesso difficoltoso tra genitori e figli.

Più che consigli… indicazioni di fondo. La prima è sicuramente entrare in una mentalità di riconoscenza e non di pretesa. Se siamo qui anche con i nostri limiti e i nostri difetti è perché qualcuno ci ha voluto e questa cultura della riconoscenza deve prevalere sulla pretesa che le cose e i rapporti umani siano come noi li vogliamo. La seconda è la parola del dialogo in un’ottica di narrare, di esporre all’altro quello che ho nel cuore anche nelle fatiche e nelle difficoltà che presuppone una fiducia che l’altro possa ascoltarmi e possa capirmi e che porta a parlare e capire piuttosto che tentare di prevalere ed avere l’ultima parola. E questa mi porta a parlare più per conoscere l’altro che per convincerlo delle mie idee o plagiarlo.

T. Cosa significa oggi il quarto comandamento “Onora il padre e la madre”?

Il quarto comandamento non chiede di ammirare i genitori per qualità, che possono anche non avere, o di essere servili con loro per paura o di circuirli per convenienza, ma di onorarli. Si onora qualcuno o qualcosa quando gli si riconosce un ruolo, la funziona che ha. Ebbene il quarto comandamento chiede di riconoscere nel padre e nella madre l’origine della Propria vita, di rispettare questa origine, riconoscendovi il dono radicale anche a prescindere dal carattere dei genitori o dalle vicende concrete che hanno prodotto la nascita.