Domenica 27 novembre si è svolto a Potenza Picena, presso i locali della Collegiata di S. Stefano, l’incontro regionale Marche dei ragazzi della Tendopoli di San Gabriele. Numerosi gli intervenuti, provenienti da varie località marchigiane: la maggior parte di essi aveva partecipato  al camposcuola “Tabor” nel mese di luglio a Sassotetto o alla  XXXI edizione della Tendopoli alla fine di agosto.

Nella sua relazione padre Francesco ci ha detto che la cosa più importante da capire è che Dio ci ama. Infatti il problema più drammatico della gente del nostro tempo consiste nel fatto che non si sente amata. Invece il Signore ci vuole bene: in ogni caso e così come siamo. Con il Suo amore Dio ci ha dato la possibilità di salvarci, ma ci lascia la libertà di accogliere o respingere questo Suo meraviglioso dono; Egli ci ha aperto la gabbia, in cui il peccato ci aveva imprigionati, ma ci lascia liberi di uscire o no, di continuare o no a peccare.

P. Francesco ha invitato ciascuno di noi a uscire da questa gabbia, a rifiutare cioè la cultura di questo mondo, che vuole indurci al conformismo, al disimpegno, alla ricerca del piacere egoistico. Purtroppo viviamo in una società di mercenari, tesi alla conquista della ricchezza, del potere, del successo, dove impera la tirannide dell’economia, del consumismo.

La crisi finanziaria, che stiamo vivendo oggi, mostra comunque un aspetto positivo: più l’economia va a fondo, più emergono i valori cristiani, gli unici che possono assicurare pace, prosperità e benessere a tutti gli individui: i valori dell’amore gratuito, della solidarietà, della condivisione dell’attenzione ai poveri ed agli ultimi, cioè a coloro che vengono emarginati dai grandi sistemi economici. Nella nostra società ognuno ha la sua verità e in tal modo trionfa quella del più forte; invece per noi cristiani c’è un’unica Verità, che è Gesù Cristo, il quale ci ama infinitamente al punto da dare la sua vita per noi. Quando noi obbediamo a questa Verità, che abita nel nostro cuore, e cerchiamo di viverla nella vita quotidiana, allora siamo veramente liberi. Per riuscirci, però, è necessario il sostegno della comunità, della Chiesa e, nel nostro specifico, del gruppo Tend a cui apparteniamo.

Tuttavia non basta far parte di un gruppo e rimanerne ai margini: bisogna impegnarsi attivamente, dare il nostro tempo a Dio  e fermarsi ad ascoltarlo nella preghiera, mettersi al servizio degli altri nella Parrocchia e negli altri ambienti in cui viviamo per far accadere la Verità che abita in noi.

È seguita poi la S. Messa, celebrata da p. Francesco in chiesa; poi abbiamo svolto i lavori di gruppo sulla relazione ascoltata nella mattinata.

Dopo il pranzo al sacco, abbiamo vissuto momenti di allegro e sano divertimento  con i giochi a squadre, sapientemente organizzati dal nostro responsabile regionale Paolo Liberati. Infine ci siamo ritrovati nella chiesetta delle suore di S. Sisto per la scuola di preghiera guidata da p. Francesco, che ci ha dato validissimi spunti per pregare in modo intenso e gioioso.

Pierluigi Liberati