{saudioplayer}http://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/CO030.mp3{/saudioplayer}

Ogni uomo, ognuno di noi, può essere questo Teòfilo, questo amico di Dio, Teòfilo infatti significa proprio questo : amico di Dio. Ognuno di noi può ritenersi il destinatario di questa ricerca , di questo resoconto  accurato e fedele ai fatti che Luca descrive.

Luca ci scrive, per farci rendere conto della solidità su cui poggiano gli insegnamenti cristiani da noi ricevuti . Egli vuole incoraggiarci nella nostra sequela al Cristo, dimostrando con accuratezza quale é il Suo insegnamento e quanta forza e fiducia e pace possiamo ricavare dal conoscere e seguire la sua Parola.

Poiché non esiste fede senza sottomissione alla Parola; e non ci si può dire Cristiani se non si é discepoli. Luca ci presenta, in questo brano l'inizio della missione di Gesù, di come egli rispettoso delle liturgie del suo popolo, si presenta di sabato alla Sinagoga e compie il suo ufficio, di ebreo adulto, di leggere un brano della S. Scrittura (Vecchio Testamento). Egli legge un brano del profeta Isaia che (guarda caso) profetizza sulla venuta del Messia; Gesù manifestandosi come Messia, applica a se stesso questa profezia, con una dichiarazione di una forza dirompente : "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi".  Egli dichiara la concretezza della sua missione annunciando ai poveri che ciò che hanno udito dagli angeli la notte di Natale si sta concretizzando: é nato per voi un Salvatore (Luca 2,11), egli vi renderà ricchi dell'amore di Dio, che vi tratterà, non come reietti, ma come figli prediletti , che più di tutti potranno (se vorranno) sentire  l'afflato dell'affetto divino. Ai prigionieri annuncia quella liberazione che solo la fede nel Cristo Gesù riesce a dare, liberazione  dal peccato e dalle sue strutture, liberazione dall'idolatria, dal legalismo e da tutto ciò che impedisce di poter chiamare Dio : Abbà, Padre.

Ai ciechi ridona la vista (anche fisicamente) liberandoli dalla oscurità (i popoli che vivevano nelle tenebre hanno visto una grande luce…., Isaia 9,1) affinché possano finalmente vedere la grandezza dell'amore di Dio e possano ritrovare la strada che li condurrà verso il Regno dei cieli.

Dona agli oppressi la libertà dei figli di Dio, perché non abbiano timore di una legge, di un codice di prescrizioni, ma siano sotto una legge che come dice Gesù : é un peso leggero, un giogo soave, una legge che salva e non una legge che condanna. 

Perché tutti noi conoscendo la legge dell'amore di Dio, possiamo guidati dallo Spirito, cantare nel nostro cuore: la legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima.

Riccardo

 


SAGGEZZA IN PILLOLE:

Il mondo aspetta che noi gli diciamo nella sua lingua la verità su Cristo e sulla sua salvezza (F. Marty).