Continua, sotto il Gran Sasso, la XXIX Tendopoli. La Fiaccola della Speranza, giunta in serata da L’Aquila, ha concluso ieri la prima giornata della XXIX Tendopoli. Nel Pomeriggio il Padre Provinciale Passionista Piergiorgio Bartoli, ha salutato i Tendopolisti, giunti a San Gabriele da tutta Italia, invitandoli ad essere “testimoni della Risurrezione che sola può dare senso al nostro essere cristiani” Grandissima commozione per l’intervento di Marta Valente, che ha ricordato insieme a tutti i tendopolisti Federica Moscardelli. Nella mattinata di mercoledì la prima relazione tenuta dal prof. Alessandro Meluzzi, che ha richiamato i giovani alla consapevolezza che “la Verità è un mistero d’amore e non una prescrizione etica”.

 

 E’ ufficialmente iniziata ieri pomeriggio, con il saluto del Padre Provinciale Passionista, Piergiorgio Bartoli, la XXIX edizione della Tendopoli nel Santuario di San Gabriele.Commosso è stato il ricordo della nostra amica tendopolista, deceduta nel terremoto dell’Aquila, Federica Moscardelli, alla quale Marta Valente, la sua amica miracolosamente estratta viva dalle macerie dopo 23 ore, ha rivolto il suo emozionato ricordo condividendo con le centinaia di giovani presenti un pensiero annotato da Federica su un calendario:” fate trasparire dai vostri occhi la bellezza di chi vi abita,e non tenetevela nascosta come un segreto da custodire gelosamente; siate sinceri, innanzitutto con voi stessi, in modo da poterlo essere poi anche con gli altri; non abbiate paura e dei sentimenti, buoni o cattivi che possano essere, perché sono l’acqua che non ci rende sterili; non guardate i vostri vicini come passeggeri estranei di un viaggio senza fermate, spiagge o orizzonti, perché sono indispensabili nel cammino di ognuno; e poi sentitevi amati perché lo siete, e amatevi perché siete l’inatteso che accade ogni giorno ”. In serata, al termine del Tend Fest animato dalle percussioni da Giacomo e il Gruppo di animazione Tend, è giunta la Fiaccola della Speranza portata in staffetta dai podisti di Montorio al Vomano e partita la mattina dall’Aquila come segno di profonda comunione con le popolazioni duramente colpite dal terribile terremoto del 6 aprile. Presenti il Presidente della Provincia di Teramo Walter Catarra,il Presidente del BIM Franco Iachetti, i Sindaci di Isola del Gran sasso Fiore, di Colledara Di Bartolomeo e il vicesindaco di Montorio al Vomano Nibid e l’Assessore alla cultura del Comune di Teramo Campana. Grandissima emozione quando è stato srotolato un lenzuolo con scritti i nomi delle 307 vittime del terremoto, che si è snodato lungo tutto il piazzale del Santuario portato dai giovani tendopolisti, i quali hanno concluso la serata liberando in cielo un palloncino, a indicare che la morte non uccide la Speranza,e che ha illuminato i cuori dei presenti e spento le luci sulla prima giornata del meeting.

Questa mattina la prima relazione ” L’amore mistero di Dio, Dio mistero d’amore” tenuta dal Prof Alessandro Meluzzi ha dato il via ai lavori ed alle riflessioni dei giovani presenti. Il noto psicoterapeuta ha rilevato come “l’incoerenza che attraversa la vita dell’uomo moderno, non esclusi i cristiani, tra ciò che si afferma di essere e ciò che in realtà si è dipenda dall’imperante relativismo, che informa a tal punto la vita moderna che, tra le infinite verità, non si sa più quale sia la verità. Vittima di tele disorientamento sono i giovani che, in assenza di un autentico modello da seguire, hanno trovato nella comunicazione mediatica lo strumento privilegiato per relazionarsi. Ecco allora che noi cristiani, nell’affannoso tentativo di mostrarci migliori degli altri in ragione della nostra fede,diventiamo dogmatici, proponiamo regole e prescrizioni che diventano per contro ostacolo all’annuncio di Dio poiché spesso svuotate del vero senso dell’amore, e cioè del mistero: l’amore è indicibile, irraccontabile, ma è il mistero di un incontro che si nutre della capacità di attesa. L’uomo moderno non vive più la dimensione dell’attesa, basti pensare ai nostri ragazzi che nulla fanno senza essere in rete, studiano con un occhio sui libri e un altro a controllare che qualche “amico” virtuale si colleghi su Facebook o su Msn, in un’ansia spasmodica di condividere nell’immediato stati emotivi svuotati di fatto di ogni sostanza. E in questa incapacità di attesa, c’è tutta la banalizzazione dell’amore, che invece è un cammino ascetico , una salita al monte, un cammino fatto di fatica, di soste, di pazienza:Dio non si rileva nel potenza del terremoto-chiaro richiamo ai tragici eventi che hanno segnato la terra d’Abruzzo – ma nel soffio del vento. Se oggi l’amore è dentro una logica di consumo, del tutto e subito, e quindi diventa un simbolo di potere, urge riappropriarsi della logica dell’amore come mistero, perché la verità, in mezzo a tante pseudo verità,non è una prescrizione etica, non è un simbolo del potere, ma è un mistero d’amore, il mistero dell’incontro con Dio che si nutre della Parola, della condivisione sacramentale, della carità.”

In serata il Karaoke di Giacomo animerà la seconda Tend Fest. Domani la relazione della scrittrice e attrice Sara Maestri che parlerà dei giovani “Incantati o incatenati dall’amore” e presenterà il romanzo autobiografico “La bambina dei fiori di carta”. In serata il cantautore Giosy Cento, che ha fondato un’associazione chiamata “I ragazzi del cielo e i ragazzi della terra” per stare vicino alle famiglie dei giovani morti tragicamente, proporrà il musical “Campioni di vita” per ricordare i giovani morti durante il terremoto a L’Aquila La Tendopoli potrà essere seguita quotidianamente anche on line, attraverso il sito internet www.tendopoli.it.