“La mia vita? una continua gioia!” – 100° della Beatificazione del Santo

1° Marzo 1838: nasce ad Assisi, undicesimo di tredici figli, dall’assessore pontificio della città.

27 Febbraio 1862: muore a Isola del Gran Sasso (TE), di tubercolosi.

In mezzo 24 anni di vita straordinariamente normale, quella di San Gabriele. Quando il Signore lo richiama a sé, all’alba di quel 27 febbraio, non è arrivato neanche al sacerdozio, ma i suoi sei anni di vita passionista sono stati una corsa velocissima ed inarrestabile verso la santità, grazie anche alla sua “scorciatoia”, una devozione profonda per Maria. “Il raccoglimento per lui era abituale… e potrebbe dirsi che la sua orazione fosse di ventiquattro ore al giorno…la straordinarietà della vita di San Gabriele sta in questo, che tutto ciò che egli faceva lo faceva con disposizioni interne straordinarie (…) QUESTO RAGAZZO HA LAVORATO CON IL CUORE” 

Così P. Norberto, direttore spirituale di Gabriele, e in questa frase c’è tutto il mistero della sua santità. Tutte le testimonianze che ci parlano di lui ci restituiscono un giovane la cui gioia non conosce pause, ogni attimo della sua vita ne è segnato: ubbidisce, lavora, studia, prega “pieno di una gioia celestiale”, che semina contagiando chiunque abbia la ventura di incontrarlo. Ma tanta gioia e serenità non devono ingannarci, perché sono frutto di una continua crocifissione di sé, è una vittoria conquistata giorno dopo giorno, nella volontà di non arrendersi alle difficoltà perché lui, Gabriele, ha deciso di diventare santo ad ogni costo. 

E questa gioia i tendopolisti la conoscono, è quella che anima le migliaia di giovani che ogni anno, ad Agosto, dal 1981, piantano il cuore e le tende intorno al Santo, per vivere nel profondo del proprio cuore una esperienza di fede nella preghiera, nella riflessione,  nel silenzio… Gabriele, nostra prima tenda, vicino a te ritroviamo le coordinate della nostra vita, ci insegni ad ascoltare e ascoltarci per frenare le parole e far spazio alla Parola, quella vera, che chiede di essere meditata, vissuta e testimoniata.

Per questo, il 27 febbraio saremo  uniti in  preghiera , ciascuno nella propria parrocchia, ma  insieme nel tuo nome, per essere lievito di rinnovamento, per  non smettere mai di essere spazio di riconciliazione e di preghiera. Se ce ne fosse bisogno, un motivo in più per celebrarti: cento anni fa venivi beatificato, dopo anni di miracolosi prodigi compiuti da chi, come te, ha fatto del quotidiano, delle cose ordinarie, il terreno del proprio eroismo.

DIO NON GUARDA IL QUANTO, MA IL COME: LA NOSTRA PERFEZIONE NON CONSISTE NEL FARE COSE STRAORDINARIE, MA NEL FARE BENE LE ORDINARIE”. Che queste parole di San Gabriele possano divenire pietra angolare del nostro impegno quotidiano, e per questo, il 27 febbraio, prendiamoci tutti idealmente per mano e preghiamolo, che ci aiuti non a far cose straordinarie, ma a lavorare con il cuore!!

GIOVANE, SAN GABRIELE TI ASPETTA

SE VUOI TRASCORRERE DEI GIORNI IN PREGHIERA PRESSO LA COMUNITA’ DOVE VISSE SAN GABRIELE  – LA COMUNITA’ DI MORROVALLE – P. FRANCESCO E P. ALESSANDRO  TI ASPETTANO

TEL. 0733.221273 Comunità   –   335326313 p. Francesco    –   3389957932 p. Alessandro