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Introduzione

LA TENDOPOLI E’ ALLE PORTE… E BUSSA FORTE! Anche quest’anno, all’ombra del Gran Sasso migliaia di giovani si ritroveranno nel segno di S. Gabriele, per la XXVI Tendopoli. Vecchi “lupi di montagna” e matricole, nuovi amici, tutto un insieme di giovani che condivideranno i momenti forti e dolci, di preghiera e di gioco. A partire dal martedi sera, con l’arrivo della “Fiaccola della speranza”. […]

Fanciulla io ti dico: alzati!

Un aiuto per comprendere il Vangelo della Domenica (2 Luglio 2006) Mc 5,21-43 Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male». Mentre ancora parlava, [dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!». E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strèpito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. Presa la mano della bambina, le disse: «Talità  kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!». Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.]   […]

Tutto mi è permesso… però mi conviene?

Presentiamo il tema della Tendopoli 2006 Giovane con la tua tenda sulle spalle non ti stancare di cercare l’amore. Piantala nel sassoso terreno dell’indifferenza e della sfiducia. Spalancala ogni giorno all’amore che piove dal cielo e apprezza l’amore che germoglia dalla terra. Tutto mi è permesso, però… mi conviene? E’ questo lo slogan della XXVI Tendopoli. Parleremo dell’amore per approfondire il sesto comandamento. Dalla fedeltà di Dio capiremo la fedeltà dell’uomo e dall’amore offerto di Gesù comprenderemo come passare, dal tutto che mi è permesso, a quello che mi conviene. […]

Battezzate le nazioni

Un aiuto per comprendere il Vangelo della Domenica (11 Giugno 2006) Mt 28, 16-20Battezzate tutte le nazioni nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo In quel tempo, gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».   […]

Ritorno dalla Polonia (1)

La testimonianza di una tendopolista che ha partecipato alla visita pastorale di Benedetto XVI in Polonia. Sono qui a Pescara, nella mia parrocchia dello Spirito Santo. Sono alla novena dello Spirito, che prepara la veglia di Pentecoste. Non sono ancora passate ventiquattro ore dal mio rientro a casa dopo il lungo, ma allo stesso momento breve viaggio in Polonia. Sulle note del canto d’ingresso di invocazione allo Spirito comincio a metabolizzare quanto vissuto nei giorni precedenti, e mi rendo conto del dono immenso che ho ricevuto dal Padre. Far parte della delegazione italiana che ha accompagnato il Papa nella sua visita pastorale nella diocesi di Cracovia è stato allo stesso tempo motivo di enorme responsabilità ed un gran privilegio. La Polonia, una nazione che non compare sulle offerte turistiche esposte nelle vetrine delle agenzia di viaggio, che non è alla ribalta per occasioni mondane o di libertinaggio più sfrenato, che non è possibilità di sfruttamento di grandi holding industriali, ma è opportunità per riscoprire la propria fede e i propri atteggiamenti cristiani. Perché questa è la Polonia e questi sono i polacchi, un popolo continuamente grato, consapevole di aver avuto e di avere ancora una grande responsabilità nei confronti del mondo cattolico, un popolo che ha saputo amare il suo papa, e che sa fare di un pontefice “straniero” il “suo” papa. […]

Ritorno dalla Polonia (2)

Un’altra testimonianza da chi ha partecipato alla visita pastorale di Benedetto XVI in Polonia. Più di ieri, meno di domani. In queste parole penso sia racchiusa l’essenza di quell’esperienza di amore che alcuni di noi tendopolisti hanno potuto vivere nel pellegrinaggio svoltosi dal 26 al 29 maggio 2006 in Polonia al seguito della delegazione ufficiale dei giovani italiani. Proprio così. Un’esperienza dell’amore di Dio. Un’esperienza della ricchezza delle Sue benedizioni. Un’esperienza che sicuramente ci ha resi un po’ più ricchi di ieri e un po’ meno di domani perché anche nel domani ci sarà ancora ulteriore spazio all’amore di Dio. […]